Dossier

Centro Ricerche Fiat

Centro Ricerche Fiat

Una tra le strutture di ricerca e sviluppo più grandi del Paese, impegnata ogni anno in decine di progetti innovativi.

Questo dossier fa parte di una rassegna di progetti innovativi in cui sono impegnati centri di ricerca, sviluppo e formazione avanzata dell’area torinese.

Il cortile all’ingresso del Centro Ricerche Fiat A Orbassano, a pochi minuti dalla tangenziale sud di Torino, si trova il Centro Ricerche Fiat (CRF) che ha anche altre cinque sedi sparse per l’Italia e, con un migliaio di ricercatori impiegati, è tra le strutture di ricerca e sviluppo più grandi del Paese.

Due divisioni del CRF sono dedicate a tecnologie specificamente automobilistiche: Powertrain Technologies studia motori, cambi e trasmissioni, mentre Veicoli si occupa di tutte le altre parti dell’autovettura.

Una terza divisione, Tecnologie innovative, studia le applicazioni di settori di ricerca più generali, con maggiori ricadute anche al di fuori del settore automobilistico: telematica, elettronica, micro- e nanotecnologie (il settore ultimo nato, con circa 50 addetti).

Un laboratorio del Centro Ricerche Fiat Il trasferimento all’ambiente industriale di idee e studi di principio nati in ambito universitario è un’attività complessa: implica investimenti impegnativi e comporta spesso l’introduzione nelle aziende di nuove modalità produttive, con un’opportuna formazione della forza lavoro.

Ogni anno il personale del CRF è impegnato in centinaia di progetti, che nella metà dei casi riguardano metodologie per la gestione della fabbrica e l’organizzazione del lavoro, mentre per l’altra metà si incentrano su nuovi prodotti e processi produttivi.

In occasione della manifestazione Porte aperte all’innovazione sono stati presentati al pubblico alcuni tra i più promettenti progetti in corso o completati di recente.

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