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Energia dalle maree, test a Torino

Per una settimana nella galleria del vento della Fiat esperimenti sulla turbina Kobold, utilizzata per produrre energia pulita nello Stretto di Messina

Ricavare energia pulita dalle maree, questo l’ambizioso progetto attuato nello Stretto di Messina e che ora è stato sottoposto a vari test a Torino. Nel mare al largo di Ganzirri, sulla sponda siciliana, da quattro anni è stata costruita una piattaforma dotata di una turbina Kobold, capace di sfruttare le correnti marine e che da pochi mesi è stata allacciata alla rete dell’Enel dove confluisce la produzione media di 40 kilowatt. Per una settimana la turbina, che converte l’energia cinetica in energia meccanica rotativa, è stata sottoposta a svariati test nella galleria del vento della Fiat a Orbassano, alle porte di Torino, obiettivo riuscire ad aumentarne l’efficienza. Il progetto – denominato Enermar - porta la firma della società Ponte di Archimede International Spa.

Ponte archimede Le prove di aerodinamica "sono preziose per giungere al disegno ideale delle pale ad asse verticale della turbina Kobold - sottolinea l'ingegner Alberto Moroso, che con gli ingegneri Helena Eriksson e Alessandro Corso ha coordinato le prove per la Ponte di Archimede International SpA. Tali prove sono servite per ovviare ad un fenomeno resosi evidente per il prototipo installato da 4 anni nello Stretto di Messina: la turbina in funzione non consente di misurare correttamente la velocita' della corrente. Tali misure, invece, sono essenziali per stabilire esattamente il punto di funzionamento della macchina. E la velocita' della corrente e' la vera forza propulsiva che produce elettricita': paragonando due turbine che producono la stessa potenza utile - prosegue Moroso - ma una con una velocita' di corrente doppia rispetto alla seconda, si otterra' che la prima avra' un rendimento addirittura otto volte inferiore all'altra. Non possiamo permetterci il lusso di calcoli di rendimento falsati, visto che proponiamo una tecnologia in grado di dare energia a piccole isole ad economia depressa proprio per la carenza di elettricita' e per la dipendenza da inquinanti gruppi elettrogeni".

"Grazie alle prove nella Galleria del Vento - conclude il tecnico - con un sofisticato velocimetro laser ad effetto Doppler, abbiamo potuto effettuare prove senza disturbi alla vena fluida, ottenendo misure estremamente precise ed accurate che trasferiremo alla progettazione delle turbine destinate allo sviluppo del Programma Unido."

Turbina Kobold2 Dalla prima fase in cui gli esperimenti avvenivano su un prototipo si è passati a un sistema più efficiente e ora proprio l'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Unido) sta promuovendo una campagna di promozione di questa tecnologia made in Italy in particolare in Cina, Indonesia e Filippine. Due Joint ventures sono già nate proprio in Cina e Indonesia per sfruttare le forti correnti oceaniche.

La società è presieduta da Elio Matacena che osserva: "Siamo molto grati alla Fiat che ha offerto gratuitamente l'uso della Galleria del Vento per effettuare queste fondamentali prove per una tecnologia estremamente innovativa, in grado di produrre energia pulita e rinnovabile”.

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