Strigolab è uno spin-off dell’università di Torino nato nel 2013 dalla collaborazione fra il dipartimento di
Chimica e di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DiSAFA) che si occupa della sintesi in laboratorio di particolari molecole sintetizzate dalle piante, dette Strigolattoni (SL).
Tutto è iniziato nel 2006 quando la Prof.ssa Paola Bonfante, micologa, segnala alla collega Cristina Prandi, professoressa di Chimica Organica, una recente pubblicazione secondo la quale le radici delle piante rilascerebbero delle molecole segnale nella rizosfera quando si trovano in difficiltà nutrizionale, gli SL per l’appunto. Un grido d’aiuto che viene percepito dalle spore di funghi presenti nel sottosuolo che come risposta stabiliscono una simbiosi con la pianta. La simbiosi porta vantaggi sia al fungo che alla pianta: il fungo aiuta la pianta ad assorbire minerali e nutrienti dal terreno e la pianta, in cambio, dona al fungo parte degli zuccheri che produce.
Le piante producono SL in quantità ridottissime ed è qui che nasce l’idea di sintetizzarli in laboratorio e
di crearne degli analoghi strutturali.
Con la collaborazione della collega israeliana Hinanit Koltai, vengono studiati gli effetti degli SL sulle piante e si arriva a definirli come ormoni vegetali che potrebbero trovare applicazione nel settore agricolo. Queste molecole infatti sono in grado di influenzare la produttività delle piante agendo su morfologia, riproduzione, senescenza, resistenza a stress e nutrizione minerale.
Con Ronit Yarden, medico oncologo della George Town University, gli SL vengono testati come antitumorali sui topi in particolare per quelle tipologie che colpiscono il seno, il colon e il polmone. I risultati sono incoraggianti e portano ad un brevetto internazionale.
La ricerca continua e si presenta la necessità di produzione regolare di principio attivo in laboratorio: è qui che nasce lo spin-off accademico StrigoLab, una storia di scienza, di donne scienziate e di nuove amicizie.
Per approfondimenti: www.strigolab.eu
