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Malattie cardiovascolari e problemi ai denti: un sorriso di salute?

Negli ultimi anni una serie di ricerche scientifiche sta mostrando una possibile relazione tra la salute della bocca, delle gengive in particolare, e le patologie cardiovascolari

Negli ultimi anni una serie di ricerche scientifiche sta mostrando una possibile relazione tra la salute della bocca, delle gengive in particolare, e le patologie cardiovascolari. E' uno sviluppo che forse può sorprendere, ma che si lega ad un grande filone della medicina moderna: l'infiammazione, un mosaico che si sta gradualmente formando e che vede le infiammazioni croniche (quindi anche quelle delle gengive) come un possibile fattore di rischio per infarto cardiaco, ictus cerebrale ed altre malattie legate al sistema cardiocircolatorio.

La questione della salute orale potrebbe rivestire un notevole interesse per la medicina. Le parodontiti sono infatti molto diffuse tra la popolazione, e spesso sono trascurate. Iniziano con un'infiammazione cronica, che porta al graduale scollamento delle gengive, e possono arrivare fino alla caduta dei denti. Problemi estetici, ovviamente, ma anche funzionali, con difficoltà nella masticazione. Però, se fosse definitivamente confermato che hanno qualcosa a che fare con le malattie cardiovascolari, diventerebbero ben altro: un vero problema di salute pubblica. Potremmo un giorno ritrovarci i dentisti al lavoro nell'ambulatorio di cardiologia?

L'ultima ricerca in questo campo viene dal famoso Center for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta. Studiando 41.891 persone di età compresa tra 40 e 79 anni, gli scienziati americani hanno determinato che il rischio di essere colpiti da malattie cardiovascolari sembra proporzionale al numero di denti mancanti. Questo sembra essere vero anche togliendo il cosiddetto "fattore confondente" del fumo. In altri termini, i fumatori tendono ad avere un'incidenza maggiore di malattie delle gengive, ma anche di infarto, ictus ed altre malattie del genere. Quindi un'associazione tra le due patologie potrebbe essere semplicemente dovuta al fatto che i fumatori si ammalano di più di entrambe.

Ma lo studio americano dimostra che una correlazione tra mancanza di denti e patologie a carico del sistema cardiocircolatorio esiste anche nei non fumatori.

Ci vorranno altri studi per avere la certezza di questo rapporto tra denti e cuore. Uno di questi, al momento in fare di preparazione, prevede un classico "trial clinico", nel quale un certo numero di persone con problemi alle gengive verrà sottoposto a trattamento per le parodontiti. Poi si andrà a vedere se nel corso del tempo il loro rischio cardiovascolare sarà stato diminuito da questo intervento.

Inoltre altre ricerche sono in corso per approfondire il ruolo giocato dalle infiammazioni in genere. Esistono dei "marcatori" che indicano la presenza di un'infiammazione, ad esempio la proteina C reattiva, che si può evidenziare nelle analisi del sangue. Ma non è ancora chiaro se la loro presenza rappresenti una possibile causa scatenante di una patologia cardiovascolare, oppure semplicemente stanno indicando una malattia già avviata.

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