E’ rinata in forma virtuale la mostra di libri antichi e rari “Le radici del Sapere Scientifico. L’unitarietà della scienza attraverso il patrimonio bibliografico delle biblioteche dell’Ateneo federato della Scienza e della Tecnologia” che venne esposta nel febbraio 2010 all’Università della Sapienza di Roma.
Il lavoro è stato lungo e laborioso, ma il risultato è quello, davvero apprezzabile, di avere oggi una versione virtuale che tra i molti pregi ha quello di essere un utile strumento di documentazione e di ricerca. Questo grazie anche ai numerosi “links” creati con biblioteche e siti di tutto il mondo, riguardanti tematiche, autori e studi attinenti al materiale della mostra.
La mostra del febbraio 2010 fu il risultato di una delle molteplici iniziative che collettivamente i bibliotecari delle Biblioteche dei Dipartimenti dell’Ateneo della Scienza e della Tecnica dell’Università la Sapienza di Roma hanno intrapreso e condotto a buon fine. Facoltà, Dipartimenti, aree scientifiche apparentemente distanti, tutte radunate sotto quella sigla, hanno mostrato di condividere comuni interessi culturali culminati con la realizzazione di questa mostra.
I libri presentati costituiscono solo una parte del prezioso patrimonio bibliografico che si trova nelle Biblioteche dei Dipartimenti della Sapienza, e la rapida visione dei brevi filmati che sono stati inseriti sul sito possono rendere l’idea dei meravigliosi esemplari esibiti.
Su internet si può ripercorrere lo snodarsi della mostra con la presentazione di volumi che, grazie alla organizzazione in 22 tappe, consentono di avere una visione storica a partire dal periodo della rinascita culturale e scientifica in occidente - tra il X e il XII - con la riscoperta grazie alla grande opera di traduzione in latino effettuata dalle Scuole Cattedrali, precorritrici delle Università, delle conquiste della scienza e della filosofia greca e araba.
Il percorso si sviluppa sino sino alla rivoluzione scientifica ed epistemologica segnata dall’opera di Einstein, attraverso l’analisi dei grandi periodi storici - umanesimo, rinascimento, illuminismo, evoluzionismo – o della storia delle singole tematiche scientifiche – statistica, biologia, botanica, chimica, fisica, etc
Il testo più antico risale a Euclide (III – II sec. a.c.) . “Preclarissimus liber elementorum Euclidis perspicacissimi: in artem geometrie incipit qua[m] felicissime” presentato in una preziosissima edizione del 1482. Si tratta tra l’altro di uno dei primi libri a stampa corredato da figure matematiche.
Ma non mancano testi di Platone, Aristotele, Archimede, Tolomeo, tutti in edizioni risalenti al 1500, così come del 1600 troviamo testi di Keplero, Copernico, Descartes, Bacone e Leibnitz. Sono in edizioni del 1700 i libri di Galileo, Newton, Russeau, Diderot, Linneo e Kant, ma anche testi di Plinio il Vecchio e Vitruvio. Il 1800 è rappresentato da scienziati e filosofi del calibro di Gauss, Hegel, Darwin, Poincaré, mentre le edizioni di inizio ‘900 sono dominio di Einstein e delle sue rivoluzionarie teorie.
Il sito consente, inoltre, di riascoltare una serie di letture tratte dai testi presentati nella mostra; da non perdere il brano di Henri Poincaré La valeur de la Science del 1914, dal momento che troppo spesso ancora sfugge alle nostre amministrazioni la necessità e il valore di un impegno e sostegno delle attività di ricerca scientifica.
Trovate tutto all’indirizzo: http://w3.uniroma1.it/mostralibroantico/home.html