Articoli

Con "Per il clima" fai la spesa sostenendo l'ambiente

E' la prima etichetta in Italia che ci dice la quantità di gas a effetto serra generata da un prodotto o da un servizio fornito da un'impresa.

Si chiama "Carbon footprint", sostanzialmente è la quantità di anidride carbonica, CO2, che viene generata da un prodotto o da un servizio offerto da un'azienda durante il suo ciclo di vita. 

Renderla pubPer il climablica significa offrire ai consumatori la possibilità di scegliere in modo consapevole un prodotto o una marca anche sulla base dell'attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale.

A comunicare la quantità di gas a effetto serra generata durante le varie fasi di produzione di una merce è una nuova etichetta, la prima in Italia, chiamata "Per il clima". 

Nata circa 3 anni fa, frutto di una partnership tra Legambiente e un istituto di ricerche privato (Ricerche Ambiente Italia), l'iniziativa ha per ora attirato l'attenzione di 8 aziende, che volontariamente si sono sottoposte ad un percorso di verifica, compiendo un importante sforzo di responsabilità nei confronti del cittadino e dell'ambiente. Si va dall'azienda agricola a quella hi-tech, e i prodotti controllati sono generi alimentari, stampanti, colle per pavimenti ecc.

Il peso della CO2 stimato può essere il risultato di due diversi percorsi: un audit tecnico con successiva elaborazione dei dati affidata a un istituto di ricerche di fiducia di Legambiente, oppure il dato può essere già in possesso dell'azienda in ottemperanza a obblighi di conformità a norme o regolamenti. Il costo di questi esami per un'impresa è inferiore a quello di una campagna commerciale, si tratta quindi di un investimento a portata del produttore. La quantità stimata viene poi espressa sull'etichetta e comunicata.

Vivi con stileIl consumatore può visitare il sito www.viviconstile.org dove oltre a trovare l'elenco di tutte le aziende coinvolte, viene spiegato nel dettaglio l'iter a cui sono stati sottoposti i vari prodotti esaminati.

Accanto all'etichetta è riportata anche la fase specifica di produzione in cui i controlli sono stati effettuati: per esempio per una particolare piantagione di meloni le emissioni di CO2 riportate in etichetta sono riferite alla coltivazione (in serra e in campo), preparazione e trasporto ai mercati, mentre per quanto riguarda lampadine e stampanti si è posta particolare attenzione alla fase dell'utilizzo e dello smaltimento. Vengono inoltre forniti anche consigli utili al consumatore per utilizzare al meglio il prodotto.

Molte pubblicità oggi sponsorizzano la merce dichiarandola "green", ma quante delle promesse e dichiarazioni fatte sono attendibili? "Per il clima" ci aiuta a capirlo, con dati sicuri.

L'ambizione di Legambiente è che il progetto si possa espandere e che presto su ogni prodotto possa comparire la sua impronta di CO2, in modo che oltre a convenienza e qualità, l'impatto ambientale possa diventare uno dei critieri fondamentali di scelta di un prodotto piuttosto di un altro.



 

 

Suggerimenti