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Notizia del 05/03/2014

Un modo nuovo di usare le staminali per la rigenerazione dei tessuti

 

Un approccio del tutto nuovo all'uso delle cellule staminali arriva dai ricercatori dell'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano che le hanno utilizzate per la prima volta al mondo per "ricavarne" proteine e fattori di crescita e aiutare il corpo nel riformare naturalmente e più velocemente i suoi vasi sanguigni e tessuti. 

Grazie a questa nuova tecnica, infatti, ferite croniche, come le ulcere diabetiche, si sono cicatrizzate in un tempo sino a due volte più breve.   Questo innovativo intervento di medicina rigenerativa è possibile grazie all'uso di piccole strutture, gli scaffolds, costituite della più sottile fibra di seta, che vengono "immerse" nelle cellule staminali e che come spugne si imbevono delle benefiche molecole prodotte da queste ultime. Gli scaffolds, una volta collocati nella lesione, le rilasciano poco per volta, aiutando l'organismo in una cicatrizzazione rapida.

In pratica, invece di usarle direttamente, sfruttando la loro capacità  di diventare qualsiasi tipo di cellula e  riparare ogni tipo di danno all'interno del corpo, le staminali sono state utilizzate come produttrici di molecole attive, una sorta di capsule che contengono più farmaci, senza la necessità di trapiantarle nel corpo.

Purtroppo si è ancora in fase di sperimentazione in laboratorio e per arrivare all'impiego nella pratica clinica saranno necessari alcuni anni.

 

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