Più grande del previsto la "pioggia cosmica" che giunge sulla Terra
La Terra riceve costantemente una grande quantità di materiale dallo spazio (c'è chi la calcola in migliaia di tonnellate al giorno), grazie al costante bombardamento di meteoroidi, frammenti rocciosi o metallici che vanno dalla grandezza di un granello di sabbia a quella di una grossa roccia. Naturalmente all'impatto con la nostra atmosfera (quando creano le classiche stelle cadenti) la stragrande maggioranza di loro si disintegra. Il risultato è una nuvola di polvere che si disperde gradualmente.
Scienziati australiani, che hanno pubblicato le loro ricerche sulla rivista Nature, hanno ora dimostrato che i granelli di quella polvere sono più grandi di quanto non si pensasse prima. In particolare, le particelle vanno dai 10 ai 20 micrometri e sono capaci di precipitare al suolo entro alcune settimane.
La loro grandezza inattesa fa pensare che possano giocare un ruolo di un certo rilievo nel clima terrestre. Ad esempio inducendo la formazione di gocce di pioggia o riflettendo in modo più efficiente la luce solare.
La scoperta è stata condotta studiando la polvere lasciata da una grossa meteora, osservata dai satelliti in orbita il 3 settembre 2004 e distrutta completamente al suo ingresso in atmosfera. Fu decisamente un bel botto: pari all'esplosione di Hiroshima.