Notizie

Notizia del 30/07/2002

Onde radio troppo "strette"

Il laser per le comunicazioni spaziali

Potrebbe essere vicina la fine delle grandi antenne paraboliche puntate verso il cielo per ricevere i dati dai satelliti. In futuro, infatti, le telecomunicazioni potrebbero basarsi su normalissimi telescopi, con lenti e specchi, quasi identici a quelli usati oggi per l'osservazione del cielo.

Usare la luce al posto delle onde radio per le comunicazioni è un'idea che circola da un po' negli ambienti astronautici. Il fatto è che la quantità di informazioni trasmesse a terra da sonde spaziali e satelliti sta diventando ogni giorno più grande. Per fare fronte a questa situazione è necessario avere una cosiddetta "larghezza di banda" sempre più ampia. In altri termini, è necessario trasmettere i dati a velocità maggiori. Usando le onde radio si può fare facilmente basta usare frequenze sempre maggiori. Ma c'è un limite: l'atmosfera terrestre ferma le onde radio di frequenza superiore ai 300 Giga Hertz. Quindi al di là non si può trasmettere nulla, e ciò limita la velocità di trasmissione.

Perché allora non usare qualcosa di diverso? La luce ad esempio, sotto forma del buon vecchio laser. In un articolo pubblicato dalla rivista Science, viene analizzata proprio la possibilità di usare laser ad infrarossi per le future comunicazioni tra la Terra ed alcuni satelliti in orbita.

La tecnologia laser per le comunicazioni è tutt'altro che nuova: viene già largamente usata all'interno delle fibre ottiche. Ma sparare un laser attraverso lo spazio, e centrare un satellite, è un'operazione decisamente seria. Non bisogna dimenticare infatti che il laser è un fascio di luce sottilissimo, che deve essere mirato con precisione.

E' stata l'Agenzia spaziale europea (Esa) a provarci per prima lo scorso anno, quando ha fatto comunicare con un raggio laser due satelliti in orbita: Artemis e SPOT-4. Il bello è che i due satelliti, essendo ad altezze diverse, si muovevano rapidamente l'uno rispetto all'altro. Quindi il laser non poteva semplicemente essere puntato in una direzione e lasciato lì: i due satelliti dovevano continuamente "guardarsi" per allineare i loro raggi. L'esperimento ha funzionato, ed ora l'articolo di Science ipotizza l'uso della stessa tecnologia per le comunicazioni Terra-Spazio, e non solo: puntato con cura, e con la necessaria potenza, un raggio laser potrebbe permettere le comunicazioni addirittura con una sonda su Marte.

Del resto c'è qualcosa di ancora più fantasioso: un paio di anni fa alcuni astronomi sostennero che il miglior modo di comunicare con intelligenze extraterrestri non sono le onde radio, ma proprio il laser.

Suggerimenti