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Notizia del 20/09/2000

Negli abissi per spiare vulcani e terremoti

Sensori automatici facilitano il lavoro degli scienziati

L'Istituto nazionale di geofisica di Roma ha messo a punto una piattaforma sottomarina completamente automatizzata per studiare, dal fondo del mare, quei fenomeni geologici che sono all'origine dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche.

In settembre questo piccolo concentrato di tecnologia verrà posizionato poco lontano dall'isola di Ustica, a 3400 metri di profondità, uno dei punti più interessanti del Mediterraneo. Diversi tipi di sensori automatici raccoglieranno notizie di ogni tipo che, via satellite, verranno trasmesse al laboratorio di Roma dove saranno analizzate. In questo modo si spera di poter capire meglio il comportamento dei vulcani e dei fenomeni tellurici che affliggono l'Italia del Sud.

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