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Notizia del 23/03/2007

Le emissioni di CO2 si scambiano in borsa

Dal 2 Aprile 2007 anche l’Italia avrà la sua ‘Borsa delle emissioni’, come previsto da una Direttiva Europea del 2003 che ha istituito un sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di CO2 (EU ETS) attraverso la costituzione di mercati nazionali per l’acquisto e la vendita dei diritti di emissione. La finalità è quella di attuare il piano di riduzione delle emissioni inquinanti, nocive per il clima in quanto responsabili dei mutamenti climatici in atto in tutto il mondo.

Il Mercato volontario delle unità di emissione di CO2 verrà gestito dal Gestore del Mercato Elettrico (GME), una piattaforma di scambio che garantirà la semplicità delle negoziazioni e la trasparenza nella formazione dei prezzi. In pratica le imprese soggette agli obblighi di riduzione delle emissioni di gas inquinanti dovranno acquistare diritti di emissione, mentre i soggetti che avranno raggiunto o superato gli obiettivi previsti potranno vendere le proprie quote risparmiate.

Così come la più frequentata Borsa azionaria, anche la ‘Borsa delle emissioni’ avrà sessioni di mercato giornaliere (dalle 9 alle 16 di tutti i giorni lavorativi) e gli scambi saranno in contrattazione continua: il valore per ciascuna quota di CO2 varierà inizialmente intorno a 0,0025 euro.

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