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Notizia del 27/02/2007

Laboratorio mobile per i beni culturali

Il patrimonio culturale può contare su un laboratorio mobile in grado di garantire la sicurezza, la conservazione e la valorizzazione del costruito storico e archeologico. E’ il risultato innovativo offerto ai ricercatori e ai professionisti del settore dal Centro di competenza regionale ‘Innova’ e viene presentato oggi per la prima volta in pubblico alle ore 11.30 presso l’Istituto di Cibernetica "E. Caianiello"(Icib) del Cnr di Pozzuoli (Na), via Campi Flegrei 34 -Comprensorio "A.Olivetti".

Il laboratorio mobile permetterà ad archeologi, restauratori e ricercatori di trasportare e usare direttamente nei siti originari le strumentazioni necessarie per eseguire sofisticate operazioni di analisi, studio e conservazione di reperti o edifici.

“Si tratta di un’unità lavorativa e abitativa autosufficiente, anche dal punto di vista energetico”, dichiara il prof. Claudio Claudi del Dipartimento di Progettazione Urbana dell’Università Federico II di Napoli e responsabile del progetto, “pensata per garantire lunghe permanenze dei ricercatori nei siti di loro interesse.”

Montato sul telaio di un Mercedes Sprinter 4x4, il laboratorio è costituito da una struttura mobile di dimensioni ridotte in fase di trasporto, per un facile accesso nei diversi contesti edificati, ed è dotato di un sistema di trazione tale da potersi muovere facilmente in una strada carrabile così come in un sito archeologico. E’ caratterizzato, inoltre, da una configurazione variabile che consente di ampliare notevolmente il volume e la superficie occupata (da 9 a 17 mq.), una volta raggiunto il sito di esercizio. Infine è attrezzato con sistemi elevatori per poter raggiungere, con foto-video camere o direttamente con un operatore, quote normalmente inaccessibili (fino a 12 mt).

La realizzazione delle molteplici e innovative funzionalità del laboratorio mobile è il frutto del lavoro di ricerca dell’equipe di ‘Innova’, che con l’apporto di risorse e competenze eterogenee (dalla archeologia all’ingegneria dei materiali fino alla capacità di progettazione e design innovative) è approdata al progetto finale, realizzato dalla Abicar di Giugliano di Napoli.

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