Notizie

Notizia del 16/03/2014

L'atrofia cerebrale è un indice chiave nella sclerosi multipla

In Italia, ogni 4 ore, viene diagnosticato un nuovo caso di sclerosi multipla, la più frequente causa di disabilità nella persona giovane. Nei pazienti affetti da questa malattia il danno maggiore viene provocato dalll’atrofia cerebrale, cioè la perdita di volume cerebrale, che risulta da 3 a 5 volte più rapida rispetto a quanto si osserva nelle persone sane ed è associata a perdita di funzioni cognitive e disabilità.

Il Convegno NazionaleQuestione di Sostanza. Rilevanza clinica dell’atrofia cerebrale nella sclerosi multipla”, supportato da Novartis e tenutosi a Palazzo Serbelloni, Milano, ha fatto il punto sulla correlazione tra sclerosi multipla e perdita di volume cerebrale, sui metodi di misurazione e sul ruolo dell’atrofia cerebrale nelle scelte terapeutiche. L'atrofia si appresta a diventare un innovativo indicatore prognostico di disabilità a lungo termine e di efficacia nelle terapie disease-modifying (DMTs).

Essa infatti si può riscontrare già nelle fasi iniziali della malattia; riconoscendola immediatamente si può orientare la scelta del trattamento rendendo quindi possibili strategie difensive con notevole anticipo.

Per ora non è ancora possibile misurare con sufficiente accuratezza la perdita di volume cerebrale, tuttavia anche la semplice valutazione visiva di questo parametro può contribuire ad orientare le decisioni terapeutiche.

Nella sclerosi multipla, come in altre patologie neurodegenerative, maggiore è la perdita di tessuto cerebrale più importante sarà la probabilità di sviluppare una disabilità, sarà quindi un parametro chiave nel futuro nel trattamento della patologia. 

Suggerimenti