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Notizia del 02/01/2003

Il vivace ambiente culturale degli Oranghi

Il titolo potrebbe sembrare una battutaccia rivolta verso un circolo intellettuale da qualcuno decisamente ostile. Invece si tratta di una cosa seria: gli Oranghi, secondo un articolo pubblicato sulla rivista Science, hanno una loro cultura, che viene trasmessa da una generazione all'altra.

La ricerca, condotta da un gruppo internazionale di scienziati guidato da Carel van Schaik, della Duke University, presenta ben 24 comportamenti degli animali studiati che avrebbero carattere "culturale". Ad esempio usare foglie per proteggersi le mani, oppure usare bastoncini per tirare fuori insetti dai buchi delle loro tane, fino ad arrivare alla costruzione di ripari contro il sole o contro la pioggia.

Alcuni segnali, secondo gli autori, puntano decisamente verso un addestramento non istintivo a certe pratiche. Ad esempio può succedere che gli oranghi che vivono su un lato di un fiume usino certi strumenti, mentre quelli sulla sponda opposta, nonostante siano gli stessi animali e vivano nello stesso ambiente, non lo fanno.

Naturalmente rimangono le critiche a questa visione: potrebbe comunque trattarsi di un fenomeno istintivo che si è evoluto sulla base delle pressioni ambientali. "Abbiamo trovato - dice però van Schaik - che dove esiste un maggiore contatto sociale si riscontra anche un più ampio repertorio di abilità". Questo significa che gli animali imparano l'uno dall'altro, soprattutto se si frequentano molto.

"Tutti questi risultati - dice ancora van Schaik - suggeriscono che i nostri progenitori abbiano avuto solide basi culturali sulle quali costruire il loro futuro".

In altri termini, trasmettere le proprie nozioni agli altri non è un comportamento nato con i primi ominidi, ma esisteva già da prima, e nel caso degli Oranghi si pensa che risalga a ben quattordici milioni di anni fa.

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