Galileo va in orbita
E' stata una navetta Soyuz, lanciata dalla base di Kourou nella Guyana francese, a portare in orbita il 21 ottobre i primi due satelliti Galileo per il gps europeo.
Galileo è il nuovo sistema di navigazione satellitare realizzato dall'Unione Europea per competere con gli Stati Uniti in un campo alla frontiera della tecnologia. La speranza della Commissione Europea è che il progetto possa diventare un nuovo volano per l'industria, in particolare per quella italiana, che per competere con il resto del mondo deve puntare su prodotti ad alto valore aggiunto.
Il nostro Paese, infatti, gioca un ruolo significativo attraverso Thales Alenia Space e Space Opal, ambedue presenti nel consorzio. I satelliti che sono stati mandati in orbita, a una distanza di 23mila chilometri dalla terra, sono stati assemblati al Centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space di Roma.
Il nuovo sistema di geoposizionamento dovrebbe diventare operativo nel 2014 e contare a regime fino a 30 satelliti. Sarà in grado di offrire nuove opportunità tecnologiche, per esempio nella guida assistita, nella cura degli anziani, o nel pedaggio autostradale. E' garantita, comunque, la piena compatibilità con il sistema americano.
