Elettronica biodegradabile: il silicio si dissolve
La ricerca sta sviluppando un dispositivo al silicio per il rilascio controllato di un farmaco battericida, caratterizzato dalla degradabilità: dopo sole tre settimane dall’impianto sotto la pelle dei ratti di laboratorio, il circuito si dissolve senza lasciare traccia.
Si tratta di dispositivi elettronici capaci di dissolversi nell’ambiente dopo un certo periodo di tempo, una scoperta importantissima, soprattutto se si pensa alle sue svariate applicazioni. Dagli impianti bio-medici per controllare la somministrazione di farmaci nell’organismo, ai sensori ambientali programmati per degradarsi senza lasciare residui inquinanti.
i dispositivi vengono realizzati con i materiali dell'elettronica tradizionale (come il silicio e il magnesio) in una forma ultrasottile che viene successivamente incapsulata in un involucro di seta reinventata tecnologicamente e trasformata in un nuovo materiale estremamente duttile, resistente e biocompatibile.
Secondo questo studio, pubblicato sulla rivista specialistica Science si sarebbe a un passo dal poter parlare di elettronica biodegradabile.