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Notizia del 29/01/2014

Da leccarsi i baffi, non fosse che sono elettronici

Le vibrisse forniscono ai gatti importanti e dettagliate informazioni sui movimenti dell'aria, della pressione atmosferica e delle cose che toccano. Un team guidato da ricercatori del Berkeley Lab e della University of California di Berkeley è riuscito a crearne una versione elettronica con le stesse capacità: gli ewhiskers (per l’appunto i baffi elettronici).

Baffi gattoGli scienziati hanno incorporato delle nanoparticelle di argento e dei nanotubi di carbonio su delle fibre elastiche di modo che quando il baffo viene piegato la distanza tra le nanoparticelle si modifica e così anche la resistenza elettrica, trasmettendo un segnale. Questi baffi hanno un’incredibile sensibilità: riescono a percepire una pressione leggera, di un Pascal, pari a quella esecitata da una banconota di un dollaro su un tavolo. Modificando le quantità di nanotubi di carbonio e nanoparticelle di argento è possibile anche adattare le proprietà dei baffi elettronici ai loro diversi utilizzi.

Ma quale potrebbe essere il loro utilizzo? Potrebbero essere inclusi nella pelle elettronica per aumentarne la sensibilità, oppure usati nei robot come organi di senso, in grado di monitorare l’ambiente e segnalare la presenza di eventuali ostacoli. E ancora, potrebbero essere incorporati nelle braccia robotiche per aumentarne la sensibilità agli stimoli ambientali.

 

 

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