A Torino, per la prima volta in Italia, eseguito con successo autotrapianto di tessuto ovarico
Un successo nel campo della terapia per la fertilità con pochissimi precedenti al mondo e per la prima volta in Italia. Succede a Torino, nel Centro del Sant'Anna di Torino, del Progetto Fertisave fondato nel 2001 dal professor Marco Massobrio. Una giovane donna rimane incinta grazie a un autoprelievo di tessuto ovarico e successivo reimpianto otto anni dopo.
La giovane, ammalata di una grave forma di talassemia sin dalla nascita, per salvarsi, a vent’anni si è dovuta sottoporre a cicli intensivi di chemioterapia. Sapendo che questa terapia l’avrebbe resa sterile, e non avendo il tempo utile per una tradizionale stimolazione ormonale e conseguente prelievo degli ovuli, i medici la sottoposero a un prelievo di frammenti di tessuto ovarico ricco di follicoli, cioè potenziali ovociti. Il tessuto è stato congelato e conservato per tutto il tempo necessario alla completa guarigione della ragazza, otto anni appunto.
I due lembi di tessuto ovarico sono stati “riportati in vita” e reimpiantati nella loro sede originaria. Dopo qualche tempo hanno attecchito e l’ovulazione naturale è ripresa.
A organizzare tutte le fasi della complessa operazione, le ginecologhe Delle Piane, Salvagno e Dolfin, mentre la biologa Emanuela Molinari ha curato il processo di scongelamento dei tessuti. Per il reimpianto sono scesi in campo gli specialisti della Fisiopatologia della Riproduzione e della procreazione medicalmente assistita sotto la guida del dottor Gregori e della professoressa Chiara Benedetto.
Oggi la donna è al quarto mese di gravidanza.