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Notizia del 23/02/2008

A Torino misurato record di pressione atmosferica

Un record massimo di pressione atmosferica sull'Italia e' stato registrato nei giorni scorsi dalla sofisticata strumentazione dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim) con sede a Torino. Accade a distanza di circa un anno dal record minimo, misurato dallo stesso istituto. I dati, con effetti non percepibili dall'uomo, ma influenti sugli altimetri degli aerei, hanno un'utilita' scientifica per la taratura di strumenti e come archivio storico utilizzabile in futuro per valutare fenomeni climatici.

I due record si riferiscono alle misurazioni in corso negli ultimi trent'anni. Il minimo risale alle 16 del 19 marzo 2007, quando la pressione era stata di circa 95.500 Pascal, mentre il massimo e' stato registrato tra le 8,20 e le 9,40 del 17 febbraio 2008, pari a 101.370 Pascal. Entrambi sono valori effettivi e non ridotti al livello del mare, dove la pressione di riferimento e' in genere piu' elevata, pari a 101.325 Pascal. La giornata del picco massimo era con cielo coperto e piuttosto fredda: proprio l'arrivo dell'aria fredda, che tende a scendere verso il suolo, sembra avere determinato l'aumento, che per semplificare puo' essere descritto con una sorta di effetto di schiacciamento. La media di riferimento, misurata all' altitudine di Torino, cioe' a 243 metri, e' di 98.500 Pascal. I due record si discostano quindi del 3% in meno e in piu'. Lo sbalzo, non repentino, ma frutto di giorni di innalzamento o abbassamento, non viene per questo percepito dalle persone.

Per gli aerei invece la questione e' diversa. Gli altimetri infatti stimano la distanza dell'aeromobile dal suolo mediante misure di pressione e una variazione del 3% della pressione puo' comportare errori di valutazione anche di alcuni metri. Tale errore potrebbe diventare un grave problema per alcune manovre, come quella di atterraggio, ma esistono sistemi di correzione.

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