Terremoti, in mostra 250 anni di storia in Italia (dal 6 maggio al 29 giugno)

 

OSSERVATI, OSSERVANTI, OSSERVATORI: 250 ANNI DI SCIENZA DEI TERREMOTI IN ITALIA

Duecentocinquant'anni di storia dei terremoti in Italia e della sismologia attraverso strumenti e documenti originali: e' il percorso che potranno compiere i visitatori della mostra 'Osservati, osservanti, osservatori: 250 anni di scienza dei terremoti in Italia', da martedì 6 maggio a Torino, presso la Ex-Manifattura Tabacchi.

Terremoti, in mostra 250 anni di storia in Italia

La retrospettiva, realizzata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e dal CentroScienza Onlus di Torino, con il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra-Cma), Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e vari enti di ricerca pubblici e privati, sarà visitabile fino al 29 giugno e si inserisce nel quadro delle manifestazioni dell'Anno Mercalliano, in ricordo della figura di Giuseppe Mercalli noto in tutto il mondo per aver la sua 'scala' d'intensità con cui è possibile classificare gli effetti dei terremoti, a cento anni dalla sua scomparsa. "L'Italia vanta una delle più antiche tradizioni al mondo nell'osservazione scientifica dei terremoti - spiega Graziano Ferrari, curatore scientifico della mostra - I primi tentativi di registrazione in Italia risalgono già agli anni Trenta del XVIII secolo. E il Piemonte è tra i luoghi più importanti di questa storia scientifica".

La misura dei terremoti ha radici a Moncalieri, continua Ferrari, "dove nel 1858 padre Francesco Denza fondò una rete per la raccolta di dati meteo che contribuì alla prima rete italiana di osservazione sismologica strumentale - prosegue - e la famosa Scala Mercalli nacque dai rilievi di Torquato Taramelli e Giuseppe Mercalli sul territorio ligure e piemontese, colpiti dal sisma del 23 febbraio del 1887".

La mostra propone 70 strumenti restaurati dall'Ingv, documenti e oggetti storici. Con il percorso 'Esplorando la Terra' sarà possibile entrare nel cuore del Pianeta con filmati 3D, studiare il magnetismo e il moto delle placche, seguire il monitoraggio dei fenomeni sismici e vulcanici e osservare le onde originate dai terremoti prodotti dai visitatori.