Dobbiamo avere paura degli asteroidi?

 

 

È facile non pensare all’incredibile quantità di asteroidi che minacciano la terra costantemente, anche se per la maggior parte le dimensioni sono tali da non costituire un serio pericolo.

Dobbiamo avere paura degli asteroidi?

La possibilità che un grosso asteroide possa colpire la terra rimane comunque alta; lo rivela l’associazione no-profit americana B612, un gruppo di cui fanno parte ex astronauti della Nasa che tentano di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Il loro obiettivo è però quello di sviluppare entro quattro anni un telescopio costruito appositamente per rilevare la presenza di asteroidi minacciosi.

Solo negli ultimi tredici anni sono state già registrate almeno ventisei impatti con danni più o meno gravi. Ne abbiamo avuto la prova lo scorso anno, con l’impatto a Chelyabinsk, in Russia: secondo Ed Lu, ex astronauta e ora presidente di B612, "l’impatto di un asteroide con l’atmosfera crea terribili esplosioni. L’onda d’urto investe quello che c’è intorno al punto d’impatto in un’area fino a 40 km e può uccidere tutte le persone che si trovano nelle vicinanze".

L’impatto avvenuto in Russia non ha provocato morti ma ha ferito più di mille persone con schegge e detriti esplosi dai palazzi coinvolti nell’onda d’urto. Basti pensare che tutto ciò è stato provocato da un asteroide di soli venti metri di diametro, pensate quindi alle conseguenze che potrebbe avere uno dal diametro di un km o superiore. Tali pianetini possono produrre all’impatto con la crosta terrestre la forza equivalente a seicento kilotoni, l’unità di misura utilizzata in questi casi, mentre la bomba atomica esplosa alla fine della seconda guerra mondiale ad Hiroshima ne sprigionò "soltanto" quindici.

Ovviamente le probabilità che uno di questi corpi rocciosi colpisca un centro fortemente abitato è più bassa della probabilità che esso possa cadere in mezzo ad un’area disabitata o nell’oceano, ma è comunque una probabilità non pari allo zero. Nel 1908 uno di questi oggetti dal diametro di quarantacinque metri si schiantò ancora una volta in Russia, vicino al fiume Tunguska, fortunatamente senza causare vittime poichè cadde nel mezzo della steppa siberiana.

Per quanto riguarda il progetto dell’associazione B612 di costruire un telescopio con il solo scopo di monitorare la volta celeste alla ricerca del pericolo esiste già un nome: Sentinel. Il costo complessivo garantito da donazioni private si aggira intorno ai 250 milioni di euro e si pensa che esso potrà essere operativo già nel 2018. Il rivoluzionario telescopio potrà secondo i suoi creatori prevedere l’impatto di un grosso asteroide già con decenni di anticipo, giusto per organizzarsi in tempo.

I dati ricavati del telescopio Wise della Nasa mostrano invece che il numero di asteroidi vaganti nello spazio con dimensioni tra 100 metri e un chilometro potrebbe essere intorno ai 20.000, la maggior parte dei quali però non è stata né identificata né localizzata. Sentinel potrà invece rilevare il 90% degli oggetti che si accingono ad attraversare l'orbita terrestre con un diametro di 100 metri e il 50% di quelli larghi 30 con grande anticipo.

Rimane comunque un  grosso quesito: come potremo agire se si saprà con certezza che un asteroide impatterà con la terra nel prossimo futuro? Secondo i tecnici di B612 colpirlo con un’arma nucleare come nei film potrà servire a poco, potrebbe invece essere un piano applicabile quello di deviarne la traiettoria in modo da farlo uscire dall’orbita terrestre. Non ci resta che incrociare le dita e sperare che tale scenario non si presenti ancora per un bel po’ di tempo... nel frattempo potete visitare il sito dell’associazione B612.