Scoperto in Patagonia il più grande dinosauro mai esistito

 

 

Viveva nell’attuale Argentina il più grande essere vivente che abbia mai calcato la superficie del pianeta. Stiamo parlando di un dinosauro dell’ordine dei Sauropodi (lo stesso al quale appartiene l’ormai noto Brontosauro) e i suoi resti sono stati portati alla luce dai ricercatori del Museo Paleontologico Egidio Feruglio (Mef) nella provincia di Chubut, in Patagonia.

Scoperto in Patagonia il più grande dinosauro mai esistito

Dopo uno studio accurato sui resti ritrovati i ricercatori hanno stimato le dimensioni dell’animale: sarebbe stato alto circa 20 metri e lungo oltre 40 fino alla punta della coda, per un peso totale di circa 80 tonnellate.

Nel sito di ritrovamento sono stati inoltre ritrovate le ossa di altri 7 esemplari appartenente probabilmente allo stesso gruppo sociale, poiché i Sauropodi erano soliti muoversi in branchi. Secondo le analisi condotte questi dinosauri vissero all’incirca 95 milioni di anni fa, in pieno periodo cretacico.
Come gli altri dinosauri sauropodi anche questi esemplari erano caratterizzati da una testa piuttosto piccola, da grosse zampe simili a quelle degli attuali elefanti per sostenere l’enorme peso corporeo e da una lunghissima coda utile a bilanciare l’altrettanto lungo collo.

Misurando il diametro delle ossa delle gambe, femore e omero, su cui il dinosauro poggiava la sua enorme mole, i ricercatori hanno potuto calcolarne con precisione le dimensioni, scoprendo così che con le sue circa 80 tonnellate di peso, la nuova specie supera il precedente detentore del titolo di più grande dinosauro mai esistito: l’Argentinosauro, un altro sauropode da 73 tonnellate scoperto anch’esso in Patagonia.
"Stiamo ancora lavorando a questo incredibile sito", spiega Josè Luis Carballido, ricercatore del Mef che sta dirigendo gli scavi.

"Secondo le nostre stime abbiamo completato solamente un quinto del processo di scavo, e quindi rimane ancora molto lavoro da fare e probabilmente anche molte nuove scoperte da portare alla luce".
In attesa di nuovi ritrovamenti, i ricercatori stanno lavorando al nome da dare alla nuova specie.

Come ha spiegato Carballido alla Bbc: "Il nome dovrà descrivere la magnificenza di questo animale, e onorare sia la regione dove è stato portato alla luce, sia la famiglia di agricoltori che ci ha allertato della scoperta".
Per ora insomma, i ricercatori non sembrano ancora avere le idee chiare.