Il goal della scienza

 

 

Chi ha seguito la partita inaugurale dei Mondiali tra Brasile e Croazia con relativa cerimonia prima della partita avrà notato che il calcio d’inizio ufficiale della competizione è stato dato da un uomo racchiuso in un complicato robot; si trattava di un paraplegico che grazie a questo "esoscheletro tecnologico" è riuscito a sferrare il calcio al pallone, e tutto ciò è stato permesso da uno studio lungo più di vent’anni condotto da Miguel Nicolelis, neuroscienziato brasiliano della Duke University.

Il goal della scienza

Quale migliore vetrina della partita inaugurale di un Mondiale per far conoscere al mondo questo progetto?

È proprio Nicolelis a spiegare come si è arrivati a questo punto: "Nel 2009, dopo aver appreso il Brasile avrebbe ospitato la Coppa del Mondo, mi hanno chiesto alcune idee su come mostrare il Brasile in un modo diverso rispetto a quello con cui di solito lo vede il mondo. È stato allora che ho suggerito di allestire una dimostrazione scientifica per insegnare alla gente che il Brasile sta investendo e ha potenziale umano per fare cose anche al di là del calcio".
E tra queste cose c’è appunto la ricerca e l’impegno nella creazione di esoscheletri che possano sostenere la deambulazione nelle persone paralizzate.

Il BRA-Santos Dumont (in onore del famoso aviatore brasiliano Alberto Santos-Dumont) è il nome di questa meraviglia della tecnologia e le sue applicazioni nel campo della medicina non tarderanno ad arrivare; come se non bastasse, tramite un complicato sistema di circuiti elettrici collegati ad una pelle artificiale messa a contatto con le braccia, il paraplegico ha potuto percepire l’effettivo movimento della gamba nell’atto di calciare il pallone.