Da cosmetici a cibo, le nuove frontiere della scienza della misura

 

 

Non solo metri, chilogrammi e orologi atomici: la scienza della misura vuole essere più vicina alla vita quotidiana arrivando, per esempio, fino alla tavola per certificare l'origine degli alimenti o elaborando nuove tecniche per 'contare' le nanoparticelle contenute in cosmetici o protesi.

Da cosmetici a cibo, le nuove frontiere della scienza della misura

Si annuncia così la Giornata mondiale della Metrologia, in programma il 20 maggio e dedicata all'energia. L'Italia la celebra con il convegno sull'energia per la vita e l'ambiente, organizzato a Torino da Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim) e Accademia delle Scienze.

"La metrologia applicata all'ambiente e al cibo è l'ultima frontiera", osserva il presidente dell'Inrim, Massimo Inguscio. Si celebra anche l'anniversario della firma della Convenzione del Metro, che nel 1875 a Parigi ha gettato le basi per un sistema di misura coerente in tutto il mondo. E "se da un lato si lavora a nuove tecnologie per definire le unità di misura con una precisione sempre maggiore, dall'altro questa scienza mette in ordine in temi vicini alla vita quotidiana". E' stato così fin dall'inizio, ad esempio quando l'arrivo delle lampadine costrinse a confrontare l'efficienza energetica di queste con quella dei lampioni a gas.

"Da sempre la metrologia ha dato supporto alle esigenze del mondo tecnologico e oggi - prosegue Inguscio - sta accompagnando la diffusione di tecnologie del tutto nuove". Ad esempio, un progetto dell'Inrim chiamato SetNanoMetro punta a standardizzare produzione e controllo delle nanoparticelle con dispositivi che permettono di individuarle e 'contarle'. Una delle prime applicazioni riguarda il biossido di titanio utilizzato in cosmetici, protesi dentarie e ortopediche, fino ai fenomeni catalitici per la produzione di energia.

La metrologia è anche uno strumento al servizio della cosiddetta "agricoltura di precisione", che combina immagini da satellite e sensori per decidere, ad esempio, in quali zone utilizzare i diserbanti. La scienza della misura aiuta inoltre a tracciare gli alimenti, certificando l'origine dei prodotti. Un progetto di Inrim e Regione Piemonte punta a determinare il luogo di provenienza di un formaggio: una particolare tecnica di spettroscopia riconosce nel latte la struttura molecolare tipica delle erbe ingerite dalle mucche in un determinato pascolo. Novità in vista, infine, anche nei punti di riferimento della Metrologia: finora ogni Paese ha avuto il suo campione di metro, di chilogrammo o il suo orologio, "ma l'arrivo di settori del tutto nuovi impone un cambiamento - conclude Inguscio - e si fa strada l'idea di costruire in Europa una piattaforma distribuita di certificazione, nella quale ogni Paese cercherà di occuparsi di ciò che è più vicino ai suoi interessi". (fonte: ANSA).

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