Ebola, l'epidemia in Africa è fuori controllo

 

 

L’epidemia di Ebola della quale abbiamo scritto più volte risulta fuori controllo.
Lo ha dichiarato Bart Janssens, direttore delle operazioni per Medici senza frontiere, sostenendo che l’epidemia ha già provocato la morte accertata di più di 350 persone ed esistono al momento almeno 60 focolai.

Ebola, l'epidemia in Africa è fuori controllo

La febbre emorragica (che aveva richiamato in Africa anche i ricercatori italiani, impegnati nelle attività di supporto diagnostiche) si sta diffondendo soprattutto a causa della vicinanza delle zone colpite con la giungla, dove il virus è stato inizialmente identificato, come Conakry, la capitale della Guinea, dove si contano circa 2 milioni di abitanti, riferisce la Cnn.
Il periodo di incubazione della malattia relativamente breve complica la situazione ed essa si trasmette tra gli uomini attraverso il contatto dei fluidi corporei, anche nel caso di contatto con fluidi di persone morte a causa della malattia stessa.

Per l’ebola, lo ricordiamo, non esiste ancora ad oggi un vaccino, e gli unici trattamenti disponibili si limitano al contenimento dei sintomi (febbre, debolezza, dolori muscolari, mal di testa e gola, rush, vomito, diarrea, e, in alcuni casi, emorragie interne ed esterne ).

Medici senza frontiere dallo scorso marzo ha già spedito 300 medici insieme a tonnellate di attrezzature e materiali per combattere l’emergenza.
Saverio Bellizzi, epidemiologo di Msf, da poco rientrato dalla Guinea, ha dichiarato: “In alcune zone del paese siamo riusciti a contenere l’epidemia, ma in altre abbiamo ancora un tasso di mortalità dell’80%. Una cosa è sicura: l’epidemia andrà ancora avanti per alcuni mesi. Per questo chiediamo l’aiuto di tutti per aiutarci a portare avanti questa sfida”. Mentre continua la raccolta fondi da parte di Msf, l’Oms ha pianificato un incontro con i ministri della salute per pianificare l’invio di esperti e nuove risorse per combattere l’emergenza. Che potrà dirsi conclusa solo quando non verranno riportati nuovi casi di infezione per 42 giorni di fila (due volte il periodo massimo di incubazione).