I detriti nello spazio: come eliminarli?

 

 

Lo spazio è immenso. Così immenso che nell’orbita terrestre bisogna fare i conti con un problema non di poco conto visto l’aumento previsto dei lanci spaziali: quello dei rifiuti che orbitano attorno alla terra, provenienti da satelliti dismessi, detriti e parti di navicelle usate per il lancio.

I detriti nello spazio: come eliminarli?

Tali detriti potrebbero costituire un grave pericolo sia per i satelliti ancora attivi sia per la ISS (International Space Station).
C’è poi il pericolo che questa "spazzatura spaziale" possa ricadere sulla terra, comportandosi come una sorta di asteroide artificiale.
Per questo motivo l’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato il programma Clean Space, con l’obiettivo dichiarato di studiare e comprendere il movimento degli oggetti spaziali abbandonati.

"Al suolo", racconta l'agenzia, "morte è uguale a staticità. Nello spazio accade il contrario".
Lo studio si servirà sia osservazioni eseguite con telescopi ottici e radar al suolo oltre a strumenti avanzati come laser estremamente precisi in grado di riflettere il proprio raggio sulla superficie dei detriti spaziali e tornare indietro alla fonte posta sulla terraferma, dando modo di capire la reale posizione del detrito con uno scarto di pochi centimetri.

La lista dei meccanismi che possono alterare i movimenti della spazzatura spaziale è lunga: cambiamenti nel centro di massa dovuti a perdita di pezzi, trascinamento atmosferico, spinta debole ma costante da parte della luce solare, impatti con micrometeoriti e altri detriti, campi magnetici interni, degassamento, perdita di combustibile, esplosioni di batterie.
Dopo il monitoraggio e l'analisi dati, comunque, l'Esa ha già in mente di progettare un satellite, chiamato e.DeOrbit, per recuperare i detriti più pericolosi.