Dispositivi elettronici: affidabilità in primo piano

Il progetto europeo CLERECO, coordinato dal Politecnico di Torino, progetterà un software per garantire apparecchi con meno guasti, ma anche meno componenti e di conseguenza minori costi e impatto ambientale.

Il cellulare vi abbandona, il tablet non si connette a internet? Tragedia! A volte non ce ne rendiamo nemmeno più conto, ma la nostra vita quotidiana dipende in maniera sempre più stretta dal buon funzionamento di dispositivi elettronici - riparazione, affidabilitàdispositivi elettronici , come PC, telefonini, navigatori, computer di bordo. Per non parlare di apparecchi elettronici complessi, come i controller degli aerei o dei satelliti, i macchinari sanitari e molti altri.

L’affidabilità dei dispositive elettronici è ormai un punto chiave per la nostra società, che si affida sempre più a computer e strumentazioni elettroniche: sistemi di calcolo sempre più avanzati, ma, allo stesso tempo, sempre più complessi e quindi inaffidabili. 

Per contribuire a salvaguardare il più possibile dai guasti gli apparati elettronici è nato il progetto europeo CLERECO (Cross-Layer Early Reliability Estimation for the Computing cOntinuum), un progetto da 4 milioni di euro in tre anni finanziato con 2,5 milioni di euro  e coordinato dal Politecnico di Torino. Il progetto, che ha come obiettivo la realizzazione di software per la progettazione, ha preso  il via nei giorni scorsi e il 15 ottobre 2013 si tiene il primo kick off meeting tra i sette partner, tre accademici  e quattro industriali.

Essere in grado di valutare con precisione e in anticipo l'affidabilità delle singole componenti di un sistema significa poter individuare con precisione quali elementi è necessario proteggere o duplicare per garantire il funzionamento del dispositivo anche in caso di guasto di un componente, mentre attualmente questi elementi vengono individuati basandosi più sull’esperienza dei progettisti che su modelli sperimentali.

Progetto CLARECO - iconaUn intervento che iniziando già nella fase di progettazione del prodotto porta a una riduzione dei componenti da proteggere, con conseguente diminuzione degli elementi da produrre e inserire in un singolo dispositivo, e relativa riduzione dei costi e dell’impatto ambientale dei prodotti finali.

Il contributo del Politecnico di Torino - con il gruppo di ricerca coordinato da Stefano Di Carlo del Dipartimento di Automatica e Informatica, che riceverà per il progetto il consistente contributo di 490.000 euro -  si basa sul decennale lavoro di ricerca sulla modellazione di sistemi affidabili, componente essenziale per la realizzazione dei software per la progettazione che saranno il prodotto del progetto CLERECO.

Le applicazioni saranno molteplici: avionica, automotive, smartphone, sistemi mobili, Personal Computer e server solo per citarne alcuni, ma potranno essere utilizzati anche per il calcolo ad elevate prestazioni di Data Center, Grid Computing, Cloud Computing.