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Grid computing: un prezioso alleato informatico per la ricerca

Grid computing: un prezioso alleato informatico per la ricerca

Gli strumenti della ricerca scientifica, nel tempo, sono diventati uno degli elementi fondamentali per portare a compimento ogni tipo di studio

La ricerca scientifica e il grid computing

L’intuizione teorica, in ogni campo, ha bisogno sempre di una successiva fase empirica, che grazie all’evoluzione tecnologica si affida sempre di più alle potenzialità della simulazione informatica, frutto del rapporto sinergico fra dispositivi hardware e applicazioni software.

I centri di ricerca scientifica più importanti del mondo oltre a preoccuparsi del raggiungimento di obbiettivi sempre più arditi, hanno dovuto confrontarsi con i limiti della strumentazione, rappresentati magari da sistemi informatici non abbastanza performanti, e la contrazione dei budget finanziari. Una risposta a questi problemi è rappresentata dal “grid computing”, un sistema che permette l’aumento delle capacità computazionali, grazie alla creazione di una rete “organica” di risorse hardware, situate in luoghi diversi, e quindi appartenenti ad organizzazioni di ricerca diverse.

Negli anni ’90 numerosi laboratori, specializzati nella ricerca atomica e genomica, iniziarono a condividere i dispositivi informatici per aumentare le potenzialità di calcolo. Grazie al Web era finalmente possibile creare un network di personal computer, naturalmente dalle grandi prestazioni e con capacità di immagazzinamento dati superiori alla norma, in grado di portare avanti singoli progetti, a prescindere dalle distanze fisiche e dagli orari diversi. Uno degli aspetti più interessanti di questo tipo di organizzazione del lavoro è che i singoli centri non erano perennemente in sinergia, ma solo in quegli esclusivi momenti della giornata che vedevano i server locali non impegnati nelle operazioni di routine.

Sfruttando, per esempio, le differenze di fuso orario i laboratori situati in continenti diversi potevano approfittare del disimpegno dei server altrui per aumentare, per un buon numero di ore, le prestazioni di calcolo, fondamentali per il raggiungimento di uno degli obbiettivi comuni a tutta l’organizzazione virtuale.

Uno dei risultati più eclatanti di questo tipo di strategia è stata la classificazione del genoma umano, possibile in così breve tempo solo grazie alla razionalizzazione delle risorse informatiche, e alla collaborazione di più centri di ricerca sparsi per il mondo.

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