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Telemedicina per diabetici al San Giovanni Bosco di Torino

Parte dal capoluogo piemontese il primo progetto italiano che permetterà ai pazienti di tenere sotto controllo i valori di glicemia e comunicare con il proprio medico direttamente da casa propria

La Telemedicina è un innovativo servizio pensato soprattutto per le fasce più fragili della popolazione, gli anziani con problemi di deambulazione, cardiopatie, esiti di ictus ed altre patologie neurologiche, che permette di tenere quotidianamente sotto controllo i valori dei pazienti, direttamente da casa, attraverso strumenti appositi e comunicazioni dirette con l'ospedale.

Ospedale Giovanni BoscoPionieri in Italia di questo nuovo metodo sono i medici del Centro unificato di Diabetologia del San Giovanni Bosco di Torino che, guidati dal dottor Alberto Bruno, hanno sviluppato un progetto di telemedicina dedicato ai diabetici. Al momento al centro piemontese affluiscono i dati di una trentina di pazienti.

Questo servizio prevede che, grazie alla dotazione di attrezzature digitali itineranti abbinate a strumenti informatici e semplici smartphone, si riesca a comunicare in tempo reale con gli specialisti di numerosi servizi sanitari per consulti e diagnosi rimanendo a casa propria, il tutto sotto il coordinamento di un’unica regia operativa dove, in modo molto rapido, vengono caricati i dati nella cartella clinica digitale, che consente l’invio in lettura anche ai medici di famiglia.

Med-Care (così è stato chiamato l'apparecchio di automonitoraggio della glicemia) non permette solo di inviare i dati in un senso, dal paziente al medico, ma anche al contrario. In questo modo la persona assistita può, attraverso la ricezione di semplici messaggi, conoscere con tempestività la modifica della terapia o l'invito ad effettuare una visita.

TelemedicinaTutto ciò consente ai pazienti di doversi spostare il meno possibile dal proprio domicilio, riducendo i tempi di attesa per le visite mediche ambulatoriali, con la possibilità di variare le terapie in tempi molto più rapidi, fra l’altro con un maggior controllo clinico dei pazienti e la possibilità di ridurre il ricorso alle strutture di emergenza.

Notevoli anche i vantaggi per il sistema sanitario: la possibilità di ampliare il numero di malati seguiti a domicilio a pari risorse professionali, la riduzione di ricoveri, l’immediatezza della trasmissione dati evitando l’andirivieni di cartelle cartacee, la riduzione degli errori di trascrizione, la diminuzione dei costi per gli accertamenti, lo snellimento di code e relativi tempi di attesa.

Infine è stata presentata un'importante proposta di sviluppo collaterale del progetto: con le Facoltà di Medicina e di Scienze infermieristiche dell’Università di Torino verrà studiata la possibilità di attivare master e corsi di formazione per creare nel tempo una nuova figura professionale, oggi ancora inesistente, in grado non solo di prendere in carico il paziente, ma di gestire autonomamente il sistema della telemedicina domiciliare con le apparecchiature e la trasmissione dei dati necessari.