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Smart Grid: il consumo energetico diventa intelligente

Con BEE, un progetto sviluppato in Piemonte, è possibile ottimizzare lo sfruttamento delle energie rinnovabili per l’attività produttiva

Si chiama BEE - building energy ecosystems - il progetto sperimentale che ormai da oltre un anno Smart Grid -graficopermette di ottimizzare lo sfruttamento delle energie rinnovabili per l’attività produttiva di un’impresa di Cuneo.  Agrindustria snc, questo il suo nome, utilizza materiale vegetale di scarto come i gusci di nocciola e tutolo di mais per creare prodotti per lettiere, per lo scrub, operando attraverso un sistema di alimentazione bilanciato che integra l’utilizzo di energia da rete tradizionale alla produzione da fonti rinnovabili, secondo il paradigma delle Smart Grid.

Le Smart Grid (o reti intelligenti) costituiscono l’evoluzione del sistema di distribuzione elettrica tradizionale, poichè integrano le potenzialità dell’ICT con nuove forme di co-generazione in particolare da energie rinnovabili, come eolico, solare, geotermico… fonti che presentano problemi di aleatorietà, discontinuità determinata dalla fonte naturale da cui originano.  In questo modo si utilizza l'energia acquistata dalla rete tradizionale solo in caso di necessità, con risparmi considerevoli, sia in ambito industriale sia domestico. 

Smart grids - ottimizzazione utilizzo energia - lavatriceNate come nuova forma di gestione dei consumi energetici, dimensionati in particolare sul livello di un isolato o quartiere, le smart grid locali puntano a operare l’ottimizzazione e il bilanciamento dei flussi di energia elettrica da energie rinnovabili.   Una lavatrice partirà autonomamente, una macchina particolarmente energivora, produrrà preferibilmente in presenza di energia rinnovabile sufficiente. 

Le tecnologie di smart metering che sottendono a queste architetture, inoltre, vengono utilizzate per creare un sistema virtuoso che permetta di consumare localmente gran parte dell’energia rinnovabile prodotta, rivendendo alla rete tradizionale quella eventualmente prodotta in eccesso e non utilizzata.

Al centro, un sistema capace di automatizzare la scelta della fonte energetica con l’obiettivo di abbattere i prelievi dalla rete elettrica generale e l’impatto ambientale delle attività umane e industriali.

Logo CSPIn questo quadro CSP ha partecipato allo sviluppo del progetto BEE, pensato per l’automazione di uno stabilimento industriale, in particolare con la gestione selettiva della produzione grazie all’attivazione circostanziata dei macchinari, dimensionata alla capacità di cogenerazione energetica del sito produttivo e alla sua sostanziale autonomia dalle fonti tradizionali, grazie all’uso di diverse fonti rinnovabili. Il bilanciamento tra energia prodotta e consumata localmente avviene attraverso delle indicazioni puntuali sull’utilizzo ottimale dei carichi.

BEE, è quindi una soluzione finalizzata all’ottimizzazione e al bilanciamento dei flussi di energia elettrica in ottica smart grid. Partendo da una rete di sensori applicati ai macchinari, i dati riferiti ai consumi vengono elaborati e contribuiscono ad attivare il sistema che “sceglie” quanta energia utilizzare e da quale fonte, permettendo agli operatori l’accesso a tutti i dati disponibili attraverso una interfaccia utente che traduce i kWh in Euro per le diverse fasce di fatturazione. È anche possibile effettuare un’ottimizzazione della produzione su un intervallo di tempo, ad esempio una giornata di lavoro, impostando i cicli di lavorazione richiesti per i vari macchinari.

Nato nell’ambito dei Poli d’Innovazione, di BEE fanno parte Agrindustria snc, CSP – Innovazione nelle ICT, Politecnico di Torino, Energrid e Teseo Clemessy che hanno sviluppato insieme il sistema.

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