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Piacere, mi chiamo Alex e regalo un corpo virtuale a chi è immobilizzato

L'esoscheletro da indossare per immergersi in una realtà virtuale iperrealistica

Alex è il nome del robot che rende la realtà virtuale talmente reale da far credere ad una persona di muoversialex robot davvero. Il sofisticato dispositivo è frutto del progetto Vere (Virtual Embodiment and Robotic re–Embodiment), nell’ambito della programmazione di ricerca 2014-2020 del programma Horizon 2020.

Alex è stato presentato al “Fet and the City”, la conferenza internazionale di robotica ospitata per la prima volta in Italia, alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dove docenti universitari, ricercatori, scienziati e 'visionari’ si sono incontrati per confrontarsi sulle novità tecnologiche di maggiore impatto sulla società e sulla vita dei cittadini.

Il progetto VERE ha lo scopo di far vivere la realtà di persone che sono costrette a letto o sulla sedia a rotelle attraverso un corpo surrogato di un robot che può essere “indossato” e controllato come se fosse il loro, avendo così l'illusione di potersi muovere liberamente. Un'altra applicazione possibile è quella destinata alla riabilitazione di pazienti che possono fare esperienza di situazioni di conflitto da un punto di vista completamente diverso, letteralmente “camminando nelle scarpe di un'altra persona”.

alex robot 2Il robot funziona grazie ad una decodifica dell’attività del pensiero con un sistema avanzato di interfacciafra uomo e cervello. In questo modo l’utente viene proiettato in uno scenario virtuale, come può essere la ricostruzione di una città, avendo la sensazione che il suo corpo si stia muovendo, nonostante egli sia fermo.

Una parte importante della ricerca è stata dedicata ai principi filosofici ed etici che sottendono alla personificazione attraverso robot e di conseguenza vi è un intero flusso di lavoro che funge da coscienza etica e filosofica del progetto.

Neuroscienze, informatica, robotica e ingegneria si sono unite aprendo prospettive del tutto inedite che potranno migliorare la vita di molte persone con problemi di mobilità. In futuro si potranno ricreare avatar che assomiglino, anche nei tratti fisici, alla persona imitata, grazie a sofisticate tecniche che permettono di 'catturare' espressioni, movimenti, caratteristiche fisiche.

 

 

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