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L'organizzazione sociale delle api ispira i robot

Con il progetto “H2Swarm” i ricercatori cercano di far interagire i robot secondo dinamiche di gruppo

Le strategie di comunicazione e controllo tipiche di alcuni animali che vivono in gruppi, come le formiche, iapi ragni e le api, sono un esempio di come la natura abbia dei sistemi per garantire la sopravvivenza di tutto il gruppo e l'evoluzione della specie stessa.

La sofisticata organizzazione gerarchica di questi insetti sociali attribuisce ad ogni individuo un ruolo fondamentale in maniera tale che la sinergia e la collaborazione che si creano nel gruppo ne permettano un perfetto funzionamento su tutti i fronti: difesa dai predatori, efficienza nella predazione, riproduzione, suddivisione del lavoro.

E' da queste società in miniatura che i ricercatori di tutta Europa si sono ispirati per il progetto H2Swarm”, acronimo di 'Hierachical, Heterogeneous Swarm’, che ha come obiettivo quello di creare dei robot organizzati come una squadra, con ruoli e gerarchie che li rendano in grado di comunicare tra loro e operare insieme per realizzare un obiettivo comune, sia esso esplorare un ambiente potenzialmente pericoloso o intervenire in complicate operazioni di soccorso.

Il progetto è coordinato dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr di Roma e ha come partner la Libera università di Bruxelles e l’Università cattolica di Leuven (Belgio), e la Scuola politecnica di Losanna (Svizzera).

robot H2Swarm

Si tratta di un progetto ambizioso in cui verranno elaborati sofisticati algoritmi per fare interagire robot dalle caratteristiche diverse col fine di far compiere loro azioni di complessità superiore. Esattamente come gli insetti sociali, questi robot se sono presi singolarmente hanno capacità limitate ma, se inseriti all'interno di un gruppo, potrebbero sviluppare un cervello comune dalle straordinarie capacità.

Prossima tappa del progetto sarà una prima proof-of-concept che testerà le capacità di collaborazione di un insieme eterogeneo di robot nella costruzione di dighe e muri utilizzando sacchi di sabbia.

'H2Swarm’ è finanziato dalla European Science Foundation nell’ambito del programma 'Eurocores’; l’Istc-Cnr partecipa tramite il Laboratory of Autonomous Robots and Artificial Life, diretto da Stefano Nolfi.

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