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Olfatto e odori, fra scienza e società

L’olfatto è fondamentale per la sopravvivenza nel regno animale, ma anche nell’uomo ha un ruolo importante.

Profumi ed odori possono essere arte, dalle fragranze di Andy Warhol, all’odore del sangue, descritto da Goffredo Parise in una scena di guerra. E’ veramente giusto considerare l’olfatto come il senso delle emozioni: per la sua penetranza diretta alle regioni nervose che controllano le funzioni emotive e motivazionali, per la sua stabilità in memoria, come associazione pronuba (passione) o di avversione (ripugnanza) ad esperienze di vita, per la sua difficile traduzione verbale, che lo rende indicibile.

Il viaggio degli odori Amore e ripugnanza, bramosia sessuale e morbo appestante, mummia incorrotta e carne putrida, terrore e venustà, profumi di paradiso e tanfi ammorbanti: le percezioni sono spesso antitetiche, quando si esplori il mito, la psicoanalisi, la storia della medicina.

Proprio sulla tematica così affascinante dell'Anatomia degli odori: Fisiologia, Sociologia e Arte, ho avuto l'onore di tenere la relazione di apertura del 63° Congresso della Società di Anatomia e Istologia, presieduto dal Professor Paolo Comoglio e svoltosi a Torino nel mese di settembre 2009.

Sull’olfatto ed il suo ruolo centrale nella vita degli organismi più diversi, la ricerca scientifica contemporanea ha raccolto una mole impressionante di conoscenze neurobiologiche, comportamentali e psicopatologiche. Il senso negletto dell’uomo (condannato ad essere considerato sul piano olfattivo un minorato, un microsmatico) è in fase di grande rivalutazione, sia per le prestazioni che assolve (nelle relazioni sociali, nel sesso, nel rapporto madre-bambino, nella scelta del cibo, nel riconoscimento spaziale, e così via), sia per il suo ruolo nella coloritura emotiva delle esperienze e nelle creazione di atteggiamenti positivi, nel sesso come negli acquisti al supermercato…

L’olfatto è un senso misterioso e trascurato. Questa opinione è tanto diffusa, quanto sbagliata… Il premio Nobel per la medicina è stato attribuito nel 2004 proprio ad uno studio sull’olfatto. Richard Axel e Linda Buck sono stati premiati per avere identificato la natura dei recettori molecolari, che nelle cellule olfattive del naso riconoscono le sostanze odorose ed innescano le risposte nervose che portano a dire “che profumo di rose”, oppure “che puzza di cipolla”…

Odori - schema uomo/topi Il sistema olfattivo è poi uno straordinario campo di ricerca per coloro che vogliono studiare la plasticità nervosa. I neuroni olfattivi della mucosa nasale vanno incontro ad un continuo ricambio, e il bulbo olfattivo, a cui essi proiettano, è sede di processi importanti di neurogenesi anche nella vita adulta, senza che per questo si perda la stabilità degli odori percepiti. Negli ultimi anni si sta comprendendo sempre meglio come si realizza l’apprendimento olfattivo e come i nuovi neuroni trovano la loro strada ed il loro destino, integrandosi nei circuiti preesistenti. Lo studio degli stimoli feromonali e del loro ruolo nelle attività sessuali aggiunge poi una nuova dimensione all’anatomia degli odori e ci convince che l’iperbole “colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini” è un ottimo motto per i produttori di profumi, ma contiene robusti elementi di verità.

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