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Notizia del 27/02/2012

Nanotecnologie essenziali in dermatologia

L'utilizzo di nanoparticelle come vettori di farmaci che attraverso la cute riescano a raggiungere le cellule, e avere così un reale effetto terapeutico, è oggetto di sempre più numerosi studi da parte dei ricercatori.

L'ultimo lavoro arriva da Lisa DeLouise, ingegnere biomedico dell'università statunitense di Rochester, che ha studiato i metodi migliori per far arrivare le nanoparticelle dove serve, ottenendo buoni risultati sperimentali con l'uso di nano-gabbie, nanosfere in oro e liposomi polimerici (vescicole minuscole composte da due strati di lipidi di derivazione naturale o sintetica molto simili alle membrane cellulari).

Questi sistemi sono stati valutati i particolare per terapia dei melanomi metastatici, i meno curabili e più temibili fra i tumori cutanei: poiché molti chemioterapici sono molto tossici se somministrati per via sistemica, nanosfere cariche di farmaci che vengano trasportate direttamente nel tumore potrebbero essere più efficaci e meno rischiose. 

Sono però necessari ulteriori e approfonditi studi su eventuali effetti collaterali indesiderati prima di usare su pazienti umani le nanoparticelle curative.

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