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La U.K. Civil Aviation Authority, l’Authorithy anglosassone che supervisiona l’aviazione civile, ha reso noti i dati della sua ultima indagine sul rischio di interferenze fra i segnali a radio-frequenza dei terminali mobili e l’avionica degli aeroplani di linea.

A quanto pare i timori delle compagnie aeree non sono infondati: fra il marzo del 1996 e dicembre 2002 sono stati registrati almeno 35 “incidenti”, legati all’uso dei cellulari durante il volo. Nella maggior parte dei casi si è trattato di brevi interruzioni delle comunicazioni nella cabina di pilotaggio o di fastidiose interferenze nelle cuffie dei piloti.

Nei test di simulazione le trasmissioni mobili si sono dimostrate responsabili di effetti collaterali sui sistemi di navigazione, alterando il normale comportamento degli strumenti. La maggior parte delle compagnie hanno già vietato da tempo l’uso dei cellulari durante il volo, ma secondo la Scandinavian Airlines System si potrebbe “ammorbidire” questa regola permettendo ai passeggeri l’utilizzo di quelle funzioni che non hanno bisogno dell’emissione o la ricezione di segnali, come la gestione del calendario, degli indirizzi e la lettura delle mail presenti nelle memorie.

Il sistema “flight-safe mode” è già presente su alcuni modelli di cellulari, come il Nokia 9210i Communicator e Sony Ericsson P800, ma la maggior parte dei cellulari, disponibili sul mercato, non dispone ancora di questo tipo di opzione. In verità si tratta di un comando che permette un accesso limitato alle funzioni normalmente disponibili, vietando l’uso di tutte quelle opzioni che potrebbero interferire con i sistemi degli aerei.