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Notizia del 17/10/2006

Dalla ricerca italiana una speranza per combattere l'obesità

Individuata una molecola in grado di diminuire la massa grassa

TLQP-21 sta in questa sigla la nuova speranza per chi è affetto da disturbi metabolici, in particolare l'obesità, la cui incidenza, dopo aver raggiunto livelli da allarme rosso negli Stati Uniti, inizia ad assumere una notevole rilevanza anche in Europa. Pur restando le cause di questi disordini poco conosciute, un importante passo avanti per una possibile prevenzione e cura dell'obesità è stato fatto da un gruppo di ricercatori italiani dell'Istituto di Neuroscienze (Alessandro Bartolomucci e Anna Moles) e dell'Istituto di Neurobiologia e medicina molecolare del CNR (Andrea Levi e Roberta Possenti) di Roma.

Il TLQP-21 è un peptide, ovvero una piccola proteina formata da soli 21 aminoacidi, derivato dal gene vgf, un gene posto in relazione ai disordini metabolici. L'identificazione di questo peptide nel cervello di un ratto è stata possibile grazie alle moderne tecniche di proteomica. La sua somministrazione direttamente a livello cerebrale nei ratti incide sul metabolismo aumentando il dispendio energetico, la temperatura corporea e i livelli di adrenalina, con una conseguente riduzione della massa grassa. Nella sperimentazione pratica è stato verificato che un gruppo di topi cui veniva somministrato il TLQP-21 non aumentava di peso nostante uuna dieta ricca di grassi. Questo significa poter pensare in futuro allo sviluppo di farmaci in grado di limitare l'aumento di peso grazie ad una crescita del dispendio energetico.

Lo studio è pubblicato sulla rivista internazionale Pnas (Proceedings of the National Academy of Science of the USA).