Clonato un muflone
Nell'ultimo secolo si è assistito ad una progressiva riduzione nella biodiversità della terra, causata soprattutto dall'estinzione di moltissime specie animali.
La vastità di questo fenomeno è illustrata nella
Fortunatamente l'importanza di tutelare e di mantenere la biodiversità espressa in natura è ben nota, e biologi ed ecologisti si adoperano a trovare soluzioni capaci di salvaguardare le specie animali.
Dall'avvento delle tecnologie per clonare gli animali, si è pensato di utilizzarle per salvaguardare le specie animali in via d'estinzione. Nonché per ampliare il numero degli esemplari di specie caratterizzate ormai da un numero limitato di elementi come ad esempio il Panda Gigante.
Recentemente sono stati clonati un argali (
Questi tentativi hanno avuto però un successo solo parziale dal momento che gli animali clonati non sembrano in grado di sopravvivere normalmente.
Nel volume di questo mese di una delle più autorevoli riviste scientifiche,
Loi ha iniettato gli oociti di pecora, precedentemente privati del loro nucleo (che conteneva il genoma della pecora), in cellule uovo di un altro animale.
Le cellule uovo utilizzate provenivano da due femmine di pecora trovate morte al pascolo 18-24 ore prima.
Gli embrioni di muflone, allo stadio di blastocisti (16 cellule), sono poi stati trasferiti in pecore madri ospiti.
Con questa tecnica, Loi ha ottenuto due femmine gravide. Di queste una ha prodotto un muflone apparentemente normale.
Per chi vuole saperne di più:
- Loi P., Ptak G., Barboni B., Fulka J., Cappai P. and Clinton M.
- Myers N., Mittermeier R.A., Mittermeier C.G., Fonseca G.A.B. and Kent J.
- Wilmut I., Schnieke A.E., McWhir J., Kind A.J. and Campbell K.H.S.
- Dominko T. et al.
- White K.L., Bunch T.D., Mitalipov S. and Reed W.A.
- Lanza R.P. et al.