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Notizia del 27/04/2012

Avvistato per la prima volta il fermione di Majorana

L'esistenza del fermione era stata teorizzata dal celebre fisico italiano Ettore Majorana nel 1937,  ma solo oggi, per la prima volta, l'elusiva particella si è concretizzata agli occhi degli scienziati.

I risultati dell'incredibile scoperta, descritti sulla rivista Science, si devono a un gruppo coordinato dalla Delft University of Technology, nei Paesi Bassi. A differenza di altre particelle, i fermioni teorizzati da Ettore Majorana nel 1937 non hanno una controparte nell'antimateria: sono esse stesse il loro opposto.

Grazie a questa caratteristica, che permette loro di ricordare la posizione precedente quando si spostano, queste particelle potrebbero essere utilizzate per trasportare l'informazione nei futuri computer quantistici.

I ricercatori olandesi sono riusciti a generare i fermioni di Majorana per mezzo di un dispositivo formato da un filo di materiale semiconduttore (l'antimoniuro di indio) coperto con oro e da un materiale superconduttore come il niobio. In dispositivi di questo tipo la parte interna ha una resistenza elettrica pari a zero, mentre la parte più esterna è un normale conduttore.

In realtà, per il momento, le particelle non sono state osservate direttamente, ma la loro esistenza è stata dedotta grazie all'"impronta" lasciata introducendo un campo magnetico sul dispositivo.

 

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