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Notizia del 28/10/2008

ASP: 20 anni di ricerca e innovazione

Ventennale dell'Associazione per lo Sviluppo scientifico e tecnologico del Piemonte

L'ASP (Associazione per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico del Piemonte) festeggia il suo ventesimo compleanno.

L'associazione nasce nel 1988 per iniziativa congiunta enti pubblici, università e centri di ricerca e, da allora, ha finanziato - grazie al supporto di Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT - oltre 300 borse di ricerca per giovani piemontesi nei centri di ricerca più prestigiosi (ENEA, CNR, INRiM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica e INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, CERN e le Università Piemontesi), sostenuto il CERN di Ginevra e altri istituti di ricerca indiani, russi e latino-americani e stimolato la cooperazione tra istituzioni di ricerca ed aziende, promuovendo il potenziale scientifico e tecnologico dell’area piemontese.

l'ASP ha sede presso Villa Gualino intitolata a Riccardo Gualino, industriale, collezionista d’arte, produttore cinematografico e scrittore che ha aperto la strada ad un pensiero imprenditoriale lungimirante per l’epoca, l’Open Innovation, ovvero l’idea di una rete tra competenze aziendali e conoscenze provenienti da altre imprese, centri di ricerca e università – lo stesso principio ispiratore dell’Associazione.

ASP inquadra inizialmente la sua attività sulla fisica dei materiali e dei plasmi con il progetto IGNITOR nato a metà degli anni ’70 su iniziativa di Bruno Coppi del MIT, Massachusetts Institute of Technology, nell’ambito del programma italiano sulla fusione nucleare. Allarga poi il raggio d’azione su numerosi altri campi di ricerca: superconduttività, criogenia (branca della fisica che si occupa di studio, produzione e utilizzo di temperature molto basse, sotto i –150 °C, e del comportamento dei materiali in queste condizioni), microelettronica, biomateriali e diagnostica, radioterapia, protezione ambientale, controlli industriali, acceleratori e rivelatori di particelle, energia, automotive, fino alle nanotecnologie e ai beni culturali.

La collaborazione con il CERN (European Organization for Nuclear Research), attiva fin dal 1989, ha coinvolto nel programma di costruzione dell’LHC, l’acceleratore-collisore di particelle, oltre 60 giovani ricercatori - fisici ed ingegneri - provenienti dagli atenei piemontesi, alcuni dei quali ricoprono ancora oggi responsabilità di alto livello.

Nel campo della radioterapia, grazie al contributo fondamentale del Prof. Ugo Amaldi del CERN, il gruppo di ricerca sostenuto da ASP ottiene - a partire dai primi anni ’90 - importanti risultati nel campo dell’adroterapia, una terapia dei tumori precisa e particolarmente efficace che fa uso di fasci di protoni e di ioni carbonio.

Le ricerche sviluppate dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Università di Torino e dal CERN - in collaborazione con la Fondazione TERA (TErapia con Radiazioni Adroniche) - portano alla realizzazione del Cubo Magico, un dosimetro per adroterapia, utile cioè per la misura dell’energia depositata dai protoni nel tumore. La sua funzione è verificare la corretta regolazione della macchina radiogena e che il fascio colpisca la neoplasia e non un organo sano vicino.

A fine anni ’80 creare un centro di eccellenza mirato a ridurre la distanza tra mondo accademico ed imprenditoriale ha rappresentato un primo intervento a sostegno di una politica di ricerca e innovazione che stimolasse effetti positivi sullo sviluppo economico del territorio. Allo stesso modo, se oggi vediamo le nanotecnologie come innovazione, all’epoca della nascita di ASP lo erano l’informatica o l’uso del telecontrollo. In quel periodo il sistema produttivo piemontese, caratterizzato da PMI, era poco propenso ad investire in ricerca e innovazione e, proprio per queste caratteristiche intrinseche, necessitava di specifici servizi esterni, accessibili e qualificati per poter sfruttare al meglio i vantaggi offerti dalla ricerca scientifica. Il nostro patrimonio più prezioso è la conoscenza una considerazione che pone il capitale umano quale fattore determinante di vantaggio competitivo dei sistemi economico-sociali e per ridurre progressivamente la distanza tra obiettivi, tempi e processi, un’ottima strategia peraltro per affrontare la competizione di paesi emergenti oggi molto motivati”.

“La priorità di ASP è, da un lato, stimolare e valorizzare la formazione di giovani ricercatori mediante l’inserimento presso Centri di eccellenza nazionali e internazionali, dall’altro occorre incoraggiare maggiormente il loro inserimento verso il mondo della produzione che fatica a considerarli come portatori di risultati applicabili in azienda. Durante la mia presidenza ho lavorato fondamentalmente su

questa linea, cercando di fare da ‘cinghia di trasmissione’ tra i risultati scientifici e le reali esigenze delle imprese alle quali, come imprenditore, ero inevitabilmente più sensibile”.

“Il bilancio dei primi vent’anni di attività evidenzia come ASP abbia saputo anticipare le evoluzioni scientifiche, individuando settori di frontiera che garantissero una ricaduta innovativa nell’ambito del sistema produttivo” “In questo aspetto vedo il maggior potenziale nel sostenere la presenza di giovani ricercatori in azienda: dal loro lavoro possono infatti nascere preziose occasioni di innovazione per prodotti, metodologie o processi produttivi”.

“Alcuni progetti storici restano molto attuali, soprattutto in campo energetico – continua - il recente progetto ITER, ad esempio, rappresenterà uno sviluppo enorme degli studi sulla fusione, sia per la fisica che per le scienze dei materiali, per l’ingegneria e per macchine di grande complessità ed affidabilità. Inoltre – conclude il Prof. Coluccia - abbiamo sostenuto e finanziato progetti sui materiali per gli usi più diversi, focalizzando mano a mano gli interventi sulle possibili applicazioni delle nanoscienze e delle nanotecnologie. Temi che interessano tutti i settori: dalla meccanica ai rivestimenti degli utensili e dei beni durevoli, dai beni culturali – con gli interventi di diagnosi e restauro - ai farmaci, ai biomateriali e alle protesi”.

ASP è capofila di altri progetti come NANOMAT, realizzato da inizio 2007 a giugno 2008 con il finanziamento della Regione Piemonte. Obiettivo del progetto, realizzato con Corep e 5 Centri di Ricerca piemontesi, è stata la sperimentazione e la diffusione delle nanotecnologie nel territorio piemontese. Nanomat ha permesso positivi contatti tra PMI piemontesi che operano nelle aree a declino industriale e mondo della ricerca, con oltre 200 aziende coinvolte e 30 progetti attivati, tra cui 11 Progetti Dimostratori. Grazie a nuovi finanziamenti della Regione Piemonte, che nel progetto ha investito complessivamente 6,7 milioni di euro, l’iniziativa è stata estesa - in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro "La Venaria Reale" ed RTM - anche alla diagnostica e al restauro dei beni culturali mediante tecnologia laser.

A fine settembre 2008 Nanomat ha presentato il NanoClub dedicato alle PMI piemontesi che desiderano conoscere e sfruttare le enormi potenzialità delle nanotecnologie e il loro forte impatto in tutti i settori produttivi. Il Club, nato in collaborazione con le associazioni industriali piemontesi, ha già raccolto oltre 50 adesioni.

A partire dal 2000 ASP rafforza il processo di globalizzazione aprendosi a realtà e scambi internazionali: i nuovi programmi per accogliere e finanziare borsisti stranieri vedono nascere collaborazioni con Istituti governativi indiani, russi e latino-americani.

Con la Russian Foundation for Basic Research (RFBR) ASP stipula nel 2006 un accordo riguardante la ricerca nel campo della modellistica nelle nanoscienze e dei materiali, per lo sviluppo di progetti ad alto impatto economico-industriale sui nuovi materiali nanostrutturati e le relative tecniche di fabbricazione. L’accordo ASP-RFBR si inserisce nel più ampio “Progetto nanotecnologie per le industrie di elettromeccanica, dell’informazione e del medicale”: l’iniziativa - promossa da Regione Piemonte, Università di Torino, Fondazione CRT, RFBR, Governo di Mosca con cinque Istituti di ricerca russi - ha finanziato finora 15 progetti di ricerca internazionali.

Il progetto internazionale ITER, recentemente avviato a Cadarache in Provenza, riguarda la realizzazione di un nuovo reattore termonucleare. ASP, in collaborazione con gli enti locali, ha presentato l’avanzamento dei lavori e le esigenze legate alle forniture di beni e servizi, offrendo così alle PMI piemontesi l’opportunità di acquisire importanti commesse industriali ma anche un’occasione unica di confronto a livello mondiale.

Oltre al finanziamento di borse di studio, un importante contributo dell’Associazione è rivolto alla Scuola Internazionale per dottorandi e postdoc “Quark Gluon Plasma” per la preparazione dei ricercatori sui rivelatori di particelle. Dalla scuola, organizzata in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) sezione di Torino e giunta nel 2008 alla quarta edizione, sono usciti oltre un migliaio di giovani ricercatori che ora operano attivamente presso l’INFN e l’Università.

Inoltre, ASP organizza e sostiene congressi, seminari e giornate di studio a tema, oltre al Master in Comunicazione della Scienza, realizzato nel 2002. Nell’ambito della Notte dei Ricercatori ha organizzato per tre anni consecutivi i Caffè della Scienza e dell’Innovazione, appuntamenti di “Scienza & Teatro” con letture e spettacoli teatrali.

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