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Notizia del 10/09/2002

Anche gli uccelli hanno un occhio di riguardo per i quartieri ricchi

I quartieri dove abitano persone con un più alto guadagno sono anche quelli nei quali vive un maggior numero di specie di uccelli. Questa "preferenza" è per il momento inspiegabile, ma è comunque ben documentata da una ricerca condotta dall'Università Statale dell'Arizona.

Paige Warren, assieme a due collaboratori, ha studiato quindi piccoli parchi nella città di Phoenix, in Arizona, osservando il numero di uccelli e la quantità di specie presenti tra gli alberi. I parchi sono stati divisi in due categorie: quelli vicino a quartieri ricchi e quelli situati nei pressi di quartieri più poveri.

"Abbiamo trovato - spiega Warren, che ha presentato i suoi risultati al meeting annuale della Ecological Society of America - che lo status socioeconomico della zona è il dato più fortemente correlato con la diversità di specie di uccelli presenti". Insomma, la biodiversità, almeno negli uccelli, è garantita dalla ricchezza degli esseri umani.

Ma questo non toglie nulla all'esclusività dei quartieri ricchi. Infatti il numero complessivo di uccelli è comunque minore rispetto a quelli poveri. Solo che in questi ultimi ci sono solamente due o tre specie (tra le quali i piccioni), che tipicamente si riproducono moltissimo.

Probabilmente tutto è legato al tipo di ambiente che le persone con più alto reddito possono creare attorno alle loro case. Un ambiente che, per qualche motivo, spinge molte specie di uccelli a vivere senza però esagerare nel numero dei loro individui. La classe sociale si affaccia anche sul mondo animale?

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