Glossario

asteroidi Nea

Gli asteroidi Near-Earth (Nea) sono asteroidi la cui orbita è vicina a quella della Terra. Alcuni di essi costituiscono un pericolo perché le loro orbite intersecano quella terrestre. Questi asteroidi, in realtà, possono sopravvivere nelle loro orbite solo per un periodo che varia da 10 a 100 milioni di anni: prima o poi tendono ad essere eliminati a causa di decadimenti orbitali, collisioni con pianeti interni o possono essere scaraventati fuori dal sistema solare a seguito di un passaggio ravvicinato con un pianeta. In base a questi fenomeni sarebbero dovuti essere già stati eliminati completamente, dunque si ritiene che l'insieme di asteroidi Near-Earth venga "rifornito" regolarmente da oggetti provenienti dalla cosiddetta Fascia principale (nella zona compresa tra Marte e Giove).

Esistono tre famiglie di Nea:

- «Asteroidi Aten», il cui raggio orbitale medio è inferiore a una unità astronomica o UA (distanza tra Terra e Sole) e il loro afelio è maggiore del perielio terrestre. Queste caratteristiche rendono la loro orbita interna a quella della Terra.

- «Asteroidi Apollo», il cui raggio orbitale medio è maggiore a una unità astronomica e il cui afelio è maggiore del perielio terrestre.

- «Asteroidi Amor», il cui raggio orbitale medio è compreso tra quello della Terra e quello di Marte e il cui perielio è leggermente fuori dall'orbita terrestre (circa 1.017 - 1.3 Ua). Questi oggetti incrociano spesso l'orbita di Marte, ma non quella della Terra. Le due lune di Marte, Deimos e Fobos, potrebbero essere due asteroidi Amor catturati dalla gravità del Pianeta rosso.

Attualmente sono in corso in tutto il mondo programmi per il monitoraggio degli asteroidi Nea e alcuni ricevono anche fondi Nasa per raggiungere l'obiettivo di rilevare entro il 2008 il 90% degli asteroidi Near-Earth di almeno 1 km di diametro.

Il fatto che l'impatto di un Nea grande un chilometro o più sarebbe una catastrofe senza precedenti nella storia umana ha mantenuto viva l'idea di creare un network di difesa, e ha incrementato le speculazioni su come deviare tali oggetti.

Una opzione potrebbe essere l'uso di un ordigno nucleare sulla superficie dell'asteroide, in modo che l'esplosione lo spinga fuori rotta. Tuttavia, sta aumentando la convinzione che molti asteroidi siano "ammassi di detriti volanti" debolmente tenuti assieme: una detonazione nucleare potrebbe rompere l'oggetto anziché deviarlo. Per certi versi, essere colpiti da una nuvola di piccoli frammenti di asteroide potrebbe essere peggio che essere colpiti da un unico asteroide più grande. Queste osservazioni hanno generato altre idee per affrontare una possibile minaccia. Tra le ultime, c’è quella del «trattore gravitazionale», descritto nel 2005 sulla rivista «Nature» («Gravity tractors beat bombs») dal ricercatore Ed Lu: consiste in un’astronave teleguidata che entrerebbe nel campo gravitazionale dell’asteroide legandovisi e, tramite getti propulsori, potrebbe deviare la rotta dell’asteroide. Ed Lu ha precisato che la durata della missione di salvataggio sarebbe di circa 12 giorni per un costo totale di circa 300 milioni di dollari.

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