Dossier

La centrale AEM di Moncalieri

La centrale AEM di Moncalieri

Una centrale energetica dal rendimento molto elevato che rende possibile l’espansione del servizio di teleriscaldamento, facendo di Torino la città più teleriscaldata d’Italia.

Questo dossier fa parte di una rassegna di progetti innovativi in cui sono impegnati centri di ricerca, sviluppo e formazione avanzata dell'area torinese.

La centrale di Moncalieri dell’AEM Torino Chi arriva a Torino in autostrada da Savona o Piacenza può vedere sulla sinistra, lungo il Po all’altezza di Moncalieri, una grande struttura industriale con alcune alte ciminiere.

L’edificio a righe bianche e verdi in primo piano è il nuovo impianto di cogenerazione dellAzienda Energetica Metropolitana Torino, il cosiddetto “terzo gruppo” di Moncalieri, che si è aggiunto recentemente a due generatori di potenza elettrica preesistenti.

Entrato in funzione nel 2005, il terzo gruppo costituisce una novità significativa per due ragioni: è una centrale energetica dal rendimento molto elevato, e rende possibile l’espansione del servizio di teleriscaldamento, facendo di Torino la città più teleriscaldata d’Italia.

La storia della centrale di Moncalieri inizia nel secondo dopoguerra con un progetto idroelettrico finanziato dai contributi del Piano Marshall.

Con la costruzione di uno sbarramento a La Loggia si creò un canale laterale del Po, ottenendo un salto di 5 metri dal pelo libero del fiume, con una portata di parecchi metri cubi al secondo.

Il primo generatore, una turbina idraulica installata nel 1953, produceva circa 35 MW elettrici.

In seguito la centrale fu potenziata per adeguarsi allo sviluppo di Torino, installando nel 1966 un gruppo termoelettrico a vapore, e nel 1975 un impianto turbogas.

La costruzione dell’edificio del terzo gruppo della centrale AEM di Moncalieri A metà degli anni 1990 è iniziato un nuovo ripotenziamento in due fasi.

La prima fase ha portato, con un investimento di 190 milioni di euro, alla costruzione del terzo gruppo a ciclo combinato da 400 MW elettrici, entrato in esercizio nel maggio 2005.

La seconda fase, attualmente in corso, prevede l’ammodernamento del secondo gruppo e la sua conversione a ciclo combinato, e nei prossimi anni porterà la potenza totale elettrica prodotta dalla centrale a 800 MW, equivalenti al fabbisogno di 250.000 famiglie.

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