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SuperB, il progetto di punta della fisica italiana per i prossimi anni

Ricostruire la storia dell’Universo cercando gli eventi più rari attraverso una tecnologia di precisione estrema, questo l'ambizioso obiettivo.

 

Si chiama SuperB il progetto dell’INFN per la realizzazione di un acceleratore di particelle a base italiana e a partecipazione planetaria che il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha deciso di valorizzare e finanziare come progetto bandiera.

Progetto SuperB - tracciatoIl progetto SuperB riguarda lo studio di fenomeni naturali molto rari che potrebbero permettere di ricomporre il puzzle del funzionamento della natura a livello fondamentale. Un'acceleratore di particelle fara' collidere materia ed anti-materia con un'intensita' cento volte superiore rispetto a quelle mai raggiunte finora nel mondo; analizzando queste collisioni sara' possibile ottenere nuovi indizi sulle questioni  fondamentali della fisica moderna; l'origine e l'evoluzione del nostro universo dal Big Bang a quello che osserviamo oggi, l'origine della massa, cos'e' la materia oscura.

E’ un progetto che realizzerà dunque ricerca di base a livelli altissimi, sviluppando tecniche innovative e producendo importanti ricadute tecnologiche, anche per altri filoni scientifici. Rappresenterà, inoltre, un qualificatissimo centro internazionale di ricerca realizzato in Italia. La fase di progetto ha già visto la partecipazione di istitituti di 10 Paesi oltre al nostro.

La sua realizzazione vede il coinvolgimento di enti e Università, nonché di aziende di vari settori di attività. Numerose e prevedibili appaiono le ricadute in settori di interesse dell'Italia, soprattutto nei confronti dell’ampliamento di orizzonti scientifici di base e particolari applicazioni riguardanti la rivelazione di particelle, tecniche avanzate di simulazione, metrologia nanometrica, e altri ancora.

Non a caso al suo sviluppo collabora anche l’Istituto Italiano di Tecnologia: sarà infatti possibile, ad esempio, sfruttare l’acceleratore come sorgente di luce ad alta brillanza. La macchina sarà dotata di varie linee di luce utilizzabili anche in scienza della materia e in applicazioni biotecnologiche.

Progetto SuperB - spaccatoIl progetto SuperB parte da una idea di fondo: si possono ottenere ottimi risultati scientifici anche con acceleratori di particelle più piccoli dei “giganti” attuali e con energie molto più basse.  Il nodo sta nel riuscire a far scontrare fasci di particelle estremamente compatti, piccoli e corti, densissimi. SuperB vuole aumentare così di 100 volte rispetto al limite attuale il numero di reazioni prodotte nella stessa unità di tempo in laboratorio. In questo modo, attraverso lo studio di processi estremamente rari di decadimento di particelle già note, si possono evidenziare piccolissimi effetti non previsti dalle teorie.

L'eccezionale intensita' delle collisioni e' resa possibile dall'utilizzo di microscopici fasci di particelle, chiamati "nano-beams", sviluppati da ricercatori Italiani e testati per la prima volta ai laboratori nazionali dell'INFN di Frascati.

Le ricadute tecnologiche di SuperB riguarderanno settori quali: la biologia, la chimica, l'ambiente, la microelettronica, la diagnostica e applicazioni mediche, lo sviluppo di materiali innovativi, le nanotecnologie e i beni culturali.

Tra le molte possibili applicazioni innovative, si pensa a radiografie superveloci e per oggetti molto grandi (come ad esempio i container), allo studio in tempo reale di complessi processi chimici e biologici, a esami estremamente raffinati della struttura dei materiali, alla litografia avanzata come ad esempio la creazione di microacquedotti e micropompe in oggetti piccoli come i dispenser di medicinali installati sotto pelle, e a studi di processi chimici che arrivano fino alle immagini dei comportamenti delle singole molecole.

Per approfondimentihttp://web.infn.it/superb/it/home

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