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Lo spettacolo della natura. Storie di scienza e di mondi da conservare

Nuovo allestimento per il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino: un percorso multimediale articolato in tre macro-aree, dedicate alla diversità della natura, agli adattamenti ed evoluzione delle specie vegetali e animali, e alla biodiversità delle foreste del Madagascar

A più di due secoli dalla nascita di Charles Darwin, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino apre “Lo spettacolo della natura. Storie di scienza e di mondi da conservare”,  quarta e nuova esposizione permanente situata negli spazi della crociera inferiore del seicentesco palazzo.

Nato da un'idea di Giorgio Celli, noto etologo, scrittore e divulgatore scientifico italiano,Lo spettacolo della natura - MRSN Torino il progetto vuole, attraverso un allestimento ricco non solo di reperti, immagini e descrizioni, ma anche postazioni tecnologiche e interattive, mostrare la meraviglia, l'imprevedibilità e la diversità della natura.

Il desiderio di esplorare tale diversità è insito nell'uomo e si è concretizzato, nel corso dei secoli, in letture e interpretazioni differenti del mondo naturale. Dal 1978 il Museo ha raccolto e conservato più di 6 milioni di reperti, dando vita a collezioni di Botanica, Entomologia, Mineralogia e Zoologia. Oggi questi esemplari, uniti alle più innovative tecnologie di conservazione e allestimento, vanno a creare il cuore della nuova mostra permanente.

L'allestimento è strutturato in tre aree e si articola su una superficie di circa 1.500 metri quadrati.

La prima sezione, denominata “La diversità della natura”, è una sorta di moderna Wunderkammer attraversata da un imponente nastro rosso, elemento scenografico e strutturale che accogliLo spettacolo della natura - MRSN Torinoe rari reperti del museo. Spettacolari minerali esposti in ordine sistematico, radici, tronchi, foglie e fiori sono presentati in suggestivi supporti a raccontare l'evoluzione della vita vegetale, splendidi esemplari naturalizzati a esprimere la diversità dei numeri, dei colori, delle strutture, dell'ecologia e dei comportamenti del mondo animale. Infine ricche varietà di forme fossili e di ambienti che si sono succeduti nel territorio piemontese a testimoniare la diversità del passato.

Sullo sfondo della prima sala spicca una parete in resina che mostra la sequenza stratigrafica dal Pliocene al Pleistocene dell’area astigiana, che racconta oltre 5 milioni di anni di storia.

“Adattamenti ed evoluzione” è il tema sviluppato nella seconda macro-area, composta da due sezioni che ci fanno scoprire i meccanismi che danno origine alla diversità della vita. La prima parte è dedicata alle dinamiche dell'evoluzione per selezione naturale, mentre la seconda alle basi molecolari e fisiologiche della variabilità genetica. Qui un posto d’onore spetta a Charles Darwin, ai suoi lunghi viaggi intorno al mondo da cui ricavò le osservazioni, che servirono a sostenere la sua teoria dell’evoluzione. MaLo psettacolo della natura - MRSN Torino anche Gregor Mendel, lo studioso che per primo intuì la trasmissione dei caratteri ereditari, fondamento della genetica, per arrivare poi a James Dewey Watson, il premio Nobel che, assieme ad altri scienziati, scoprì la struttura del DNA.

Dedicata ad illustrare le complesse relazioni tra gli organismi viventi e i loro ambienti, l'ultima sezione presenta il Madagascar attraverso i suoi biomi tra i più ricchi al mondo in termini di biodiversità. In "Le foreste del Madagascar" i visitatori possono attraversare la ricostruzione di una porzione della foresta di Betampona, immergersi tra suoni e immagini, esplorare la riproduzione di una tipica abitazione malgascia.

Questo nuovo percorso vuole arricchire il dialogo tra il Museo e la comunità offrendo uno spazio immersivo dove bambini e adulti, appassionati e specialisti, possono scoprire, divertendosi, i tanti segreti della natura.

La mostra è aperta al pubblico con obbligo di prenotazione. Per prenotare si deve accedere alla sezione didattica del sito di riferimento, che organizza le visite guidate per gruppi.

Per maggiori informazioni:

www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali/mostre/permanenti/spettacoloNatura.htm

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