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Edifici ricoperti di piante, sempre più apprezzati i muri vegetali

Crescono sulle pareti di cemento i giardini verticali di Patrick Blanc, portando una boccata d’ossigeno e di colore alle grigie città.

 

Caixa Forum - Madrid"Le piante hanno veramente bisogno del suolo?  In effetti no.  Il suolo non è nient'altro che un supporto meccanico.  Solamente l'acqua e i minerali in essa disciolti, insieme con la luce e l'anidride carbonica, necessarie per la fotosintesi, sono veramente essenziali per lo sviluppo delle piante. Ovunque l'acqua sia disponibile tutto l'anno le piante riescono a crescere anche sulle rocce, sui tronchi degli alberi, su pareti senza terra".

Questa è l'osservazione fatta da Patrick Blanc, botanico francese e ricercatore del Cnr, dopo un suo viaggio in Malesia, grazie alla quale è nata la sua idea di ricreare nelle nostre città, in mezzo al cemento, quanto accade in natura: la crescita delle piante su superfici verticali.

Anche il problema delle radici che, se viene loro consentito, si insinuano con forza nei muri fino a distruggerli, può essere risolto bagnando regolarmente le piante.  In questo modo le radici si espandono solo in superficie, lasciando intatta la parete sottostante.

Musee Quai Branly - ParigiDal 1994 Blanc si è dunque cimentato nella realizzazione di veri e propri "giardini verticali" . Il primo intervento fu per un muro vegetale nel Parc Floral del Bois de Vincennes a Parigi.  Da allora Blanc ha fatto interventi in tutto il mondo, spesso affiancando alcuni tra gli architetti più famosi, come Jean Nouvel per il Museo Quai Branly a Parigi e Herzog & de Meuron per il Caixa Forum di Madrid.

Blanc disegna dei bozzetti a mano sui quali indica quali piante seminare, dove collocarle e quanto spazio dedicare loro.  La selezione delle specie di piante  da utilizzare dipende dalle condizioni climatiche. Si fare fare delle realizzazioni anche in spazi interni, in questo caso è necessario garantire una illuminazione artificiale con lampade speciali che favoriscano la fotosintesi.

Il muro vegetale ideato da Blanc, grazie all'assenza di terra, ha una struttura abbastanza leggera, che può essere supportata da qualsiasi tipo di superficie. Si compone di un telaio di profilati metallici, tale da creare un reticolo posizionato a circa 4-5 centimetri dalla parete per creare un'intercapedine termica, cui si sovrappone un telo in PVC di 1 centimetro di spessore. Su quest'ultimo viene attaccato un feltro in fibra imputrescibile che serve da alloggiamento per le piante, la cui densità può essere di circa trenta per metro quadrato.  Per il muro del Caixa Forum si sono utilizzate 15 mila piante di 250 specie diverse.

Rue d'Alsace - ParigiL'acqua, insieme con i fertilizzanti, viene fatta scendere in modo automatizzato dall'alto, e può essere riciclata.   La manutenzione consiste in una potatura da effettuarsi un paio di volte all'anno da parte di ditte specializzate.

L'idea di Blanc sta iniziando a diffondersi sempre più, anche con alcune varianti.  Il tedesco Thorwald Brandwein si è ad esempio specializzato nell'uso dei rampicanti, economici e resistenti ai climi europei.  Fioriscono inoltre le interpretazioni, anche industriali, su scala più piccola, si spazia da pannelli pre-allestiti di prato, a muri in eco-cemento con tasche per le piante, da divisori vegetali per ufficio a siepi da interno, fino ad arrivare alla novità delle pareti di lichene naturale.

I vantaggi di questo connubio tra botanica e architettura sono numerosi, intanto la possibilità di arricchire di spazi verdi città che ormai li hanno per lo più persi a favore della cementificazione, regalando sprazzi di impatto estetico veramente notevole.  Ci sono poi i vantaggi ecologici veri e propri: i rivestimenti verdi fungono da isolanti termici, sia in estate che in inverno, e acustici, favoriscono la pulizia dell'aria dalle polveri microinquinanti, assorbono CO2 regalando ossigeno e aumentano la biodiversità.

Esempi di giardini verticali stanno facendo la loro comparsa anche in Italia, all'Acquario di Genova, al centro direzionale dell'ex Ducati di Rimini, al Cafè Trussardi di Milano e al ristorante Filodendro di Pinerolo.

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