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Notizia del 11/07/2008

Italiani e cinesi a caccia di raggi gamma

Italiani e cinesi a cacia di sorgenti di raggi gamma. Il progetto ha preso il via alcuni mesi fa e si concluderà nel 2011. I risultati preliminari sono stati presentati all'universita' di Roma Tre da Stefano Mari, docente di Fisica e membro dell'equipe internazionale di ricerca. Approvato nel 1999, il progetto prevede la collaborazione di atenei cinesi e italiani con gli esperti dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) per studiare meglio la fisica delle astroparticelle e in particolare gli sciami estesi prodotti dalle esplosioni stellari che arrivano sulla Terra. "L'obiettivo - spiega Mari - e' trovare sorgenti gamma nell'intervallo energetico compreso tra i 300 GeV e poche decina di TeV". Per condurre questa analisi del cielo, i ricercatori si stanno avvalendo di un particolare rivelatore, Argo-Ybj, che e' stato completato alla fine del 2007. L'apparato, grande come due campi di calcio, e' situato presso il Laboratorio di raggi cosmici di YanBajing, in Tibet, a una altezza di 4.300 metri sul livello del mare. “L'apparato sperimentale - spiega Mari - e' costituito da un tappeto di 154 rivelatori, con una superficie di circa 5.800 metri quadrati e un'area attiva del 93%.”