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Notizia del 18/09/2013

Dal trapianto di staminali neuronali una speranza per la cura della SLA

Il trapianto di staminali neuronali derivate da staminali pluripotenti indotte - cellule adulte riportate allo stadio di bambine secondo il metodo che ha valso il Nobel al giapponese Shinya Yamanaka - risulta efficace nei topi ammalati di Sla. 

La ricerca, che rappresenta una speranza concreta per tutte le persone colpite da questa grave patologia  degenerativa progressiva del sistema nervoso centrale, che colpisce i neuroni responsabili del movimento e per la quale a oggi non esistono cure efficaci, è stata svolta da  un gruppo di scienziati del Centro Dino Ferrari della Fondazione Policlinico di Milano.

I ricercatori hanno generato delle staminali pluripotenti indotte (iPSCs) umane partendo da cellule della pelle di persone sane e le hanno differenziate in cellule staminali neuronali per poi trapiantarle con metodiche mini-invasive in topi affetti da Sla familiare.  Dopo il trapianto, effettuato attraverso iniezione endovenosa o nel liquido cerebrospinale, le staminali neuronali sono migrate nel sistema nervoso centrale del modello animale, si sono integrate nel midollo spinale e hanno migliorato significativamente le condizioni dell'animale malato. Non solo sostituendo le cellule degenerate dell'ospite con cellule nuove e funzionanti, ma soprattutto grazie a meccanismi di neuroprotezione.

Una buona notizia per i circa 6mila malati di Sla in Italia.

 

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