Un Cygnus nello spazio

Lanciata dalla base NASA in Virginia la navetta Cygnus, costruita a Torino dalla Thales Alenia Space.

E’ stata lanciata il 18 settembre, alle ore 10:58 a.m (le 16:58 in Italia), dalla base NASA di Wallops Island, in Virginia, a bordo del razzo Antares della Orbital, la navetta Cygnus, il primo di nove moduli PCM (Pressurized Cargo Module). Costruita a Torino dalla Thales Alenia Space Italia per l'azienda privata americana Orbital Science, la navetta sta affrontando la sua missione dimostrativa, trasportando un carico di circa 700 chilogrammi, tra rifornimenti e viveri per gli astronauti.

Navetta Cygnus lancioE’ cominciato così il viaggio di quattro giorni che domenica 22 settembre ha portato la navicella Cygnus alla Stazione Spaziale, dove l'astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Luca Parmitano, in orbita per la missione di lunga durata "Volare", azionerà il braccio robotico per afferrarla e agganciarla alla porta Nadir del Nodo 2, altro elemento costruito dalla Thales Alenia Space. Nel frattempo l'astronauta dell'Esa, ha seguito il lancio dalla grande finestra della Stazione Spaziale, la Cupola, anche questa costruita in Italia.

La missione è supportata a terra da un team congiunto Thales Alenia Space e Altec che risiede nel Mission Support Center di Altec a Torino.

Il veicolo resterà agganciato alla Stazione Spaziale per un mese e nel frattempo diventerà un'altra delle stanze costruite in Italia della grande casa-laboratorio nello spazio. Una volta scaricato il materiale che ha trasportato a bordo, sarà riempito di spazzatura e tornerà verso la Terra per bruciare nell'impatto con l'atmosfera.

Navetta Cygnus costruzioneIl successo di questa missione dimostrativa, chiamata “Cygnus Zero”, conferma la validità della tecnologia italiana in un settore d’avanguardia come quello spaziale e segna al contempo la continuità del ruolo italiano nel campo delle infrastrutture spaziali. Infatti, le nuove prospettive di business scaturite dall’estensione della vita operativa della Stazione Spaziale Internazionale almeno fino al 2020, vedono la Thales Alenia Space in un ruolo di primo piano.

Da qui al 2016 nove moduli in totale dovranno rifornire, insieme ai moduli giapponesi Htv e a quelli russi Progress, di cibo, materiali e attrezzature scientifiche la stazione spaziale internazionale dove si trovano attualmente sei astronauti. Le prime quattro unità sono in grado di trasportare carichi fino a 2000 chilogrammi, e le altre cinque carichi di 2700 chilogrammi.

Dopo le esperienze positive degli analoghi programmi sviluppati dallaThales Alenia Space per la Stazione Spaziale Internazionale, quali la mini-flotta di MPLM (Multi-Purpose Logistics Module) e le navette senza pilota ATV (Automated Transfer Vehicle)  la Thales Alenia Space si è conquistata un ruolo di primo piano nella realizzazione della Stazione Spaziale Internazionale dimostrandosi un partner affidabile e competente con la progettazione e costruzione di una parte consistente dei moduli pressurizzati PCM.

L’esperienza acquisita e la considerazione dimostrata da parte dei partner internazionali sono un presupposto fondamentale per far si che la Thales Alenia Space e il "made in Italy" possano mantenere e migliorare la propria posizione in un mercato spaziale sempre più caratterizzato da un approccio commerciale.