Torino, città sempre più smart

Per l'anno accademico 2012/2013 il Politecnico di Torino ha promosso il corso di aggiornamento professionale “Management delle Smart Cities", con lo scopo di accrescere le competenze manageriali e di pianificazione dei funzionari e dirigenti pubblici coinvolti nei processi di progettazione delle “Città Intelligenti”

Le Smart Cities coniugano in un unico modello urbano tutela dell'ambiente, efficienza energetica e sostenibilità economica, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone che vi abitano e creare nuovi servizi per i cittadini. Si tratta dunque di un sistema organico in cui infrastrutture, servizi e tecnologia si uniscono per offrire un centro abitato a misura d'uomo.

Per rendere un paese una "città intelligente", è ovviamentePolitecnico di Torino_Facciata indispensabile poter fare affidamento sulle intelligenze di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, sulle loro capacità, sulla necessità di comprendere che la sostenibilità, nella sua accezione più ampia, deve divenire un riferimento del vivere quotidiano.

Non solo questo: per pianificare una città "smart" servono competenze molteplici e pluridisciplinari, dalla visione strategica alla pianificazione, dall'analisi socio-economica alle conoscenze tecniche e tecnologiche, dalle competenze economiche-gestionali ad altre giuridico-amministrative.

La collaborazione tra il Politecnico di Torino e l'Università degli Studi di Torino rende oggi questi temi più vicini e accessibili. Realizzato grazie al sostegno finanziario dell'INPS-Gestione ex INPDAP, è nato il progetto “Management delle Smart Cities", un corso di aggiornamento professionale rivolto a dirigenti e funzionari pubblici.

Il corso è partito il 14 febbraio 2013 e i partecipanti sono 40, tutti responsabili di amministrazioni pubbliche. In particolare la metà dei posti sono stati riservati ai dipendenti torinesi e delle amministrazioStrumenti architettoni di Genova e Bologna, che hanno sostenuto il progetto. 

Il Politecnico, che ha il ruolo di coordinatore tecnico e operativo, ha strutturato il corso in sei moduli: "Visione strategica e pianificazione", incentrato su come cambia nella Smart City il modo di progettare il territorio; "Organizzazione e management"; "Ambiti e applicazioni", che si focalizza sui modi in cui le tecnologie possono avviare lo sviluppo economico di una città; "Strumenti regolatori e giuridici"; "Finanziamenti", cioè come reperire i fondi necessari per i progetti e infine "Valutazione e comunicazione". Il corso fornisce dunque una visione il più ampia possibile, analizzando il territorio, le fonti energetiche, ma anche gli aspetti economici, burocratici e di comunicazione.

La modalità di erogazione dei contenuti didattici unisce lezioni, presentazioni di esperienze e lo svolgimento di un project work in gruppi di lavoro. I docenti, provenienti dai due Atenei organizzatori, potranno fornire strumenti ed esempi di possibili percorsi di innovazione e identificare i metodi per la valutazione del loro impatto sociale partendo dai modelli di business per arrivare alle nuove forme di imprenditorialità.

Torino continua dunque il percorso, ormai iniziato da tempo, per diventare una vera e propria "città intelligente".

Per maggiori informazioni: www.didattica.polito.it/master/smart_cities/index.html