Recensioni

Sta scherzando, Mr Feynman!

"Non un'autobiografia, no. Semplicemente una serie di aneddoti". Così si riferiva Richard P. Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965, a questa sua prima collezione di episodi di vita, uscita negli USA nel 1985 e inaspettatamente diventato un best seller nel giro di poche settimane.

Feynman è stato uno dei più grandi scienziati del '900. Coinvolto nel Progetto Manhattan ancora prima di discutere la tesi, visse a Los Alamos dal 1943 alla fine del 1946, protagonista "dal basso" di una delle imprese più discusse della scienza moderna: lo sviluppo e la costruzione della bomba atomica. In seguito rivolse la sua attenzione ai problemi più teorici della fisica moderna, come dimostra il premio Nobel conseguito insieme a Schwinger e Tomonaga per il "fondamentale contributo nel campo dell'elettrodinamica quantistica, che ha avuto profonde conseguenze per la fisica delle particelle elementari". Nel 1986, dopo il terribile incidente della navetta spaziale Challenger che costò la vita a sei astronauti e all'insegnante Christa McAuliffe, Feynman fu chiamato a far parte della commissione d'inchiesta che aveva il compito di individuare le responsabilità e le mancanze della NASA. Questo geniale scienziato, anticonformista e innamorato della propria immagine, balzò d'un tratto all'attenzione del grande pubblico, con la sua capacità di mettere alla berlina gli esperti della NASA, grazie a domande semplici e dimostrazioni evidenti svolte in diretta televisiva, con la massima semplicità.

Raccolti quasi per caso dall'amico Ralph Leighton durante le loro sessioni pomeridiane di bongo, gli episodi di Sta scherzando, Mr Feynman! sono una serie di flash sulla vita non solo di uno scienziato curioso, come recita il sottotitolo, ma soprattutto di una persona curiosa. Una persona che si trova a fare lo scienziato per la sua naturale predisposizione a farsi domande, a cercare risposte. E per la sua straordinaria capacità di trovarle.

In questi episodi la fisica è marginale, fa da coreografia, da set teatrale, da messa in scena alla vita di un uomo, ancora prima che dello scienziato. Il protagonista assoluto è lui, Feynman. Niente formule, niente simboli. Niente conferenze dotte. Niente scienza, dunque? Al contrario. Di scienza ce n'è molta, moltissima. Ma non c'è scritto: raramente si parla o si descrive un fenomeno fisico. A volte solo per poche righe, mai troppo importanti. Eppure ogni pagina è intrisa di scienza: di scienza vissuta, perché in ogni pagina c'è molto Feynman, lui, la persona e lo scienziato.

Come quella volta in cui lascia la mancia per la cameriera sotto un bicchiere capovolto e pieno d'acqua, mettendola in condizioni di non poter ritirare la moneta senza bagnare tutto.

Oppure quando a Los Alamos diventa celebre perché è in grado di trovare la combinazione per aprire qualsiasi tipo di cassaforte ultrasegreta: un'impresa che si trova all'incrocio fra un problema matematico, uno scacciapensieri e la voglia di stupire tutti, di mostrare a tutti quanto era bravo.

O quando scommette sulle sue capacità di calcolo a mente e si prende gioco di chi prova a prendersi gioco di lui.

O anche quando si impegna per trovare il modo di rimorchiare delle ragazze, non certo in locali di lusso, salvo scoprire, dopo molte sperimentazioni fallimentari, che la domanda giusta era: "Vuoi passare la notte con me, stasera?"

Ed è proprio la connessione tra scienza e vita che colpisce di più nella lettura di questi ricordi.

Una volta che si sia penetrata la maschera di Feynman e accettato il suo modo di essere (sempre anticonformista e spesso irritante) si riesce a intuire quali siano le tensioni emotive che innervano il mondo della ricerca.

Ed è un risultato enorme, ottenuto semplicemente leggendo dell'allegria di Feynman, della sua curiosità, del suo desiderio di divertirsi e di piacere (soprattutto a se stesso) a tutti i costi.

Dello stesso autore, v. ancheChe t'importa di ciò che dice la gente?

In copertina


Richard P. Feynman
Zanichelli, Collana "Le Ellissi"
1988
356
8808-03718-5

Citato in